14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il racconto della 12enne sequestrata e molestata fuori da scuola: “Gli ho morso il polso e sono scappata”

La ragazzina di 12 anni che giovedì 7 marzo, dopo essere uscita da scuola, sarebbe stata sequestrata da due uomini di 37 e 27 anni e molestata ha raccontato di aver gridato e di aver lottato con tutte le use forze. Sarebbe riuscita a fuggire mordendo il polso di uno degli aggressori, prima di chiamare la madre e dirle quanto accaduto. I due negano tutto: al momento sono in carcere a Verona con l’accusa di violenza sessuale.
A cura di Eleonora Panseri
14 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Ha solamente 12 anni la studentessa veronese che alcuni giorni fa, giovedì 7 marzo, è riuscita a chiamare la madre dopo essere sfuggita ai due uomini di 27 e 37 anni che all'uscita da scuola, in pieno giorno e in una zona frequentata vicina a un parco pubblico, l'hanno sequestrata e palpeggiata.

"Gli ho morso il polso e sono scappata via verso casa, a chiamare la mamma… ", avrebbe raccontato ai carabinieri della stazione di Cadidavid che, grazie all’allarme fatto scattare dalla madre immediatamente recatasi sul posto, hanno fermato e portato in carcere i due uomini, entrambi di origini indiane, come riportato da Il Corriere della Sera.

Il 37enne e il 27enne sono stati ascoltati dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona, Carola Musio, per l'interrogatorio di garanzia. Ai due la pubblico ministero Valeria Ardito aveva contestato le ipotesi di reato di sequestro di persona e violenza sessuale. La prima tuttavia è caduta perché sarebbe stato troppo breve il lasso di tempo in cui la ragazzina è stata trattenuta dai due, mentre rimane la seconda, motivata dai palpeggiamenti subiti dalla 12enne.

Secondo quanto è stato raccontato dalla vittima, oltre a gridare e dimenarsi, per tentare di liberarsi avrebbe anche morso il polso di uno degli aggressori i quali, sempre secondo quanto ricorda la 12enne, sarebbero stati tre e non solo due. Fatto che i due, difesi dall'avvocato Corrado Perseghin, hanno tuttavia smentito di fronte alla gip. Entrambi hanno negato anche con decisione tutte le accuse, sostenendo che "dall’esame dei filmati registrati dalle telecamere in zona emergerà che le cose sono andate in tutt’altro modo".

I due hanno raccontato che giovedì scorso erano seduti su una panchina perché attesi a un incontro di lavoro e dicono di non aver mai preso, trascinato, toccato o molestatola 12enne. Dicono di averla "solo salutata" e di aver "scambiato con lei due parole…". Il loro legale ha annunciato ricorso al Riesame, ma per ora restano in carcere a Verona, perché stando alla gip sussisterebbe oltre al rischio di reiterazione, anche il pericolo di fuga. Formalmente, infatti, i due risultano senza fissa dimora: dopo essere arrivati da circa sei mesi in Italia, avrebbero comunque trovato un impiego nell’agricoltura e anche un luogo in cui alloggiare.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views