Il premio Nobel Parisi a Fanpage.it: “Ci diano i dati sulle vaccinazioni, vogliamo studiarli”
"Il Nobel? Non saprei come descrivere l'emozione che ho provato. È stata una grossa soddisfazione, uno pensa che poi non c’è altro da vincere, come ai mondiali di calcio". È Giorgio Parisi, fresco premio Nobel per la fisica, a rispondere così durante la diretta live di Fanpage.it, spiegando che "da bambino non ci ho mai pensato, non sapevo cosa avrei fatto da grande e non facevo progetti per il futuro. però mi interessava la matematica e la leggevo e studiavo non solo a scuola, ma anche per conto mio. Insieme alla fantascienza…". Lo scienziato, presidente del'Accademia dei Lincei, è stato insignito del più importante riconoscimento nel campo della Fisica con questa motivazione: "Per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria". Arabo, per ogni comune mortale: "Immaginate molte sfere di dimensioni diverse chiuse in una scatola. Quello che io ho fatto è stato studiare l'interazione che c'è tra di loro, pormi dei problemi, cercare delle proprietà matematiche. Queste intuizioni hanno risvolti anche nel mondo reale".
Parisi: "Ministero e ISS condividano tutti i dati sulla pandemia"
Parisi in questi mesi ha anche analizzato l'andamento della pandemia di coronavirus, anche se da tempo sta lanciando degli appelli affinché gli sia possibile accedere a dati più dettagliati: "Vorrei che il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore della Sanità ci mettano a disposizione i database sulle vaccinazioni, che attualmente non sono disponibili, affinché possiamo esaminare con altri scienziati le caratteristiche di questa pandemia, incrociando questi dati con altri riguardanti le persone che si sono ammalate. Vorremmo capire, ad esempio, quante persone si sono effettivamente ammalate, quante hanno contratto il virus senza segnalarlo alle autorità sanitarie, quale sia la protezione conferita dai vaccini in tutte le fasce d'età. Credo sia fondamentale che i dati raccolti vengano esaminati e controllati, ma finora non ci sono mai stati messi a disposizione. Lo capisco, Iss e Ministero hanno paura che qualcuno interpreti male quei dati".
Fisica e matematica a scuola: "Serve una grande innovazione"
Rispondendo a un lettore, il professor Parisi ha chiarito spiegato che nelle scuole elementari, medie e superiori "servirebbe con urgenza una grossa innovazione nell'insegnamento della matematica e della fisica, perché c'è ancora troppo nozionismo, perché ci sono ancora grosse difficoltà ad applicare gli insegnamenti nella vita reale di tutti i giorni. Inoltre penso che lo studio delle scienze dovrebbe cominciare fin dall'asilo".