Il Papa parla dello scandalo in Vaticano: “Solo illazioni gratuite”

Le dichiarazioni di Benedetto XVI sullo scandalo in Vaticano erano attese da ormai una settimana. Ed oggi, per la prima volta, il Papa ha deciso di affrontare direttamente il caso della fuga di notizie nella Santa Sede, che ha portato all'arresto del suo aiutante Paolo Gabriele. Al termine dell'Udienza Generale a S. Pietro, Ratzinger ha voluto «rinnovare la fiducia e l'incoraggiamento» ai suoi più stretti collaboratori, facendo riferimento ai molti che nella Chiesa lavorano e collaborano con lui «nel silenzio e nella fedeltà». Ma soprattutto ha sottolineato la gravità delle voci diffuse tramite la stampa:
Si sono moltiplicate illazioni amplificate da alcuni mezzi di comunicazione del tutto gratuite e che sono andate ben oltre i fatti, offrendo un'immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà.
Il cosiddetto VatiLeaks «ha recato tristezza nel mio cuore» aggiunge il Papa – sottolineando quanto già scritto dall'Osservatore Romano che dopo aver taciuto per diversi giorni sul caso, si è ricordato solo ora di etichettarlo come «un atto immorale di inaudita gravità» da parte dei giornalisti. Ad ogni modo il Papa, resta sereno perché «non si è mai offuscata la ferma certezza che nonostante la debolezza dell’uomo, le difficoltà e le prove, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo e il Signore mai le farà mancare il suo aiuto per sostenerla nel suo cammino».
Il discorso del Pontefice era stato già indirizzato verso il tema VatiLeaks, grazie ai riferimenti iniziali a San Paolo che ha vissuto ”in grande tribolazione» ed ha dovuto sobbarcarsi «molte difficoltà e afflizioni», ma non si è mai lasciato andare allo «scoraggiamento» perché «sorretto dalla grazia e dal sostegno di Gesù Cristo».
Il Papa poi ha manifestato solidarietà a tutte le persone colpite dal terremoto in Emilia, dicendosi «vicino con la preghiera e l'affetto» alle vittime. Ha quindi auspicato che «con l'aiuto di tutti e la solidarietà dell'intera Nazione possa riprendere al più presto la vita normale in quelle terre così duramente provate».