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Il Papa ora invita i sacerdoti a perdonare tutti i peccati, ma il catechismo dice altro

Papa Francesco continua a innovare la tradizione, ma il catechismo, posizione ufficiale della Chiesa su ogni tema, resta invariato.
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Hanno fatto già il giro del mondo alcune frasi di papa Francesco intervistato da Fabio Fazio su Nove, durante la trasmissione Che Tempo che Fa. È la seconda volta che il pontefice, rigorosamente dal Vaticano mentre il conduttore è in studio, partecipa alla trasmissione: la prima fu il 6 febbraio 2022.

Anche in questa seconda volta Fazio non ha posto domande “scomode” andando sempre a puntualizzare i temi più cari al pontefice: il perdono del peccato, la misericordia, la pace. Una intervista in pieno modello “faziano”, all’insegna del “volemose bene”, che alla gente è comunque piaciuta, come dimostra lo share del 7,05%, ben più alto della media di rete.

Nessuna domanda, ad esempio, sullo scandalo Becciu o sul tema della pedofilia nella Chiesa cattolica: temi che non sono nelle corde di un intervistatore come Fazio.

Una intervista in cui il Papa è sembrato, a volte, un presidente di ong piuttosto che un pontefice cattolico, al punto che Fazio lo ha definito “la più importante autorità morale del pianeta”, non un’autorità religiosa e capo della Chiesa cattolica. Tra l’altro, Dio è stato nominato per la prima volta dal Papa solo dopo sedici lunghissimi minuti, quando ormai oltre un terzo dell’intervista era già passata.

Alcune risposte del pontefice, poi, hanno creato dubbio tra gli osservatori cattolici. Fazio ha fatto una domanda abbastanza specifica sul caos che è nato nella Chiesa a seguito della Fiducia supplicans e la previsione di benedire le coppie gay, ma il Papa ha liquidato il dissenso dicendo che “coloro che non accettano le decisioni è perché non conoscono. Quando a te non piace questa decisione vai a parlare. Il pericolo è che non mi piace, me lo metto nel cuore e così faccio resistenza”.

Tuttavia, negli anni, chi ha dissentito alle decisioni di Francesco nella Curia romana, a cominciare dall’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Gerhard Mueller, è stato messo all’angolo dal Papa, che ha costruito una Curia a sua immagine e somiglianza.

Ugualmente, il Papa ha detto che in “in 54 anni di sacerdozio ho soltanto negato una volta l’assoluzione per l’ipocrisia della persona”, invitando i sacerdoti a perdonare tutti i peccati. Tuttavia, il catechismo della Chiesa cattolica dice ben altro: alcuni peccati, infatti, non possono essere perdonati dai sacerdoti, come l’aborto o l’adesione alla massoneria, ma sono riservati direttamente al vescovo o al Vaticano. D’altronde, Francesco ha parlato di un Dio che “perdona tutto” ed anche questa immagine è contraria a quella della tradizione della Chiesa, che parla di un bilanciamento tra giustizia e misericordia. Il Papa, tra l’altro, ha "contestato" anche l’Atto di Dolore, preghiera antichissima che si recita durante il sacramento della confessione, dicendo che il “peccando ho meritato i tuoi castighi” è una espressione troppo dura, quindi sconveniente.

Insomma, nelle sue interviste ed uscite pubbliche il Papa continua ad innovare il magistero, senza, però, codificare queste innovazioni: il Catechismo della Chiesa cattolica non è cambiato negli ultimi decenni, ma Francesco la trascina verso differenti posizioni, tracciando nuove strade.

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Classe 1979, giornalista, esperto in comunicazione istituzionale e sociale. Nel 2012 ha vinto il Premio Adone Zoli per i suoi studi storici e politici. Per Fanpage si occupa soprattutto di questioni religiose e riguardanti la Chiesa cattolica, ma non solo...
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