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Covid 19

Il medico di rianimazione che non vedrà la sua famiglia a Natale: “Rinuncio a riabbracciarli”

Antonio Galzerano, 44 anni, medico della rianimazione dell’ospedale di Perugia ha già deciso che a prescindere dalle norme anti Covid che il governo varerà per gli spostamenti tra Regioni a Natale non vedrà la sua famiglia: “Questo Natale rinuncio alla tradizione, quella a cui sono strettamente legato. Rinuncio a riabbracciarli, rinuncio dolorosamente ai baci”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il nuovo dpcm anti Covid per Natale è atteso a giorni, e ieri si sono registrati alcuni passaggi di fascia per alcune Regioni, con Lombardia, Piemonte e Calabria ‘promosse' in zona arancione, e Sicilia e Liguria passate in area gialla. Ma a prescindere da quale sarà il colore che la politica assegnerà alle Regioni per l'emergenza sanitaria, Antonio Galzerano, 44 anni, medico della rianimazione dell'ospedale di Perugia ha già deciso che a Natale non andrà a trovare la madre e le sorelle che vivono a Roma.

"Questo Natale rinuncio alla tradizione, quella a cui sono strettamente legato. Rinuncio a riabbracciarli, rinuncio dolorosamente ai baci", ha annunciato sul suo profilo Facebook. "Perché non posso sottoporli a un rischio inaccettabile" ha spiegato poi all'Ansa.

"Il mio Natale – ha sottolineato – non sarà né rosso, né arancione, né giallo, ma azzurro come il cielo che ho visto a Belluno dopo un turno in ospedale quando cercai la luce dopo essere stato in mezzo a tanta sofferenza e la vidi nel cielo proprio in quel colore". "Per tornare alla nostra vita di prima dobbiamo accettare e imparare ad amare a distanza, con una telefonata o una videochiamata. Perché l'incolumità nostra e degli altri viene prima".

"Tutti gli anni – ha scritto ancora in un post – aspetto il Natale, come di consuetudine, per rivedere i mei cari, per riabbracciarli, per sorridere e stare bene insieme. La mia famiglia non è lontana, anzi è vicina, è tutti i giorni accanto a me: è nei miei pensieri e c'è ogni volta che ne ho bisogno, c'è", ha scritto. "Indipendentemente da quali saranno i ‘colori' non li voglio incontrare per non sottoporli a un rischio inaccettabile".

"A Natale c’è un colore che ci unisce: non sarà né rosso né arancione né giallo né verde… Non aspetterò che arrivi il colore assegnato dal nemico covid-19 che tutti i giorni affronto e combatto. Ho deciso di colorare io la distanza che mi separa dai miei affetti: sarà l’azzurro che rappresenta per me la speranza di tornare alla vita di prima per apprezzarla e amarla più che mai per tutto quello che il covid-19 ha coperto, spento ma non certamente distrutto. Avremo altri sensi per vedere, e non più per guardare solamente, ciò che era invisibile agli occhi: la nostra vita.

Per il medico "amore a distanza" sono in fondo "quei piccoli gesti" con i quali ha imparato a "dialogare" con i pazienti della rianimazione, dai tempi in cui il Covid non esisteva. Sentimenti che ha racchiuso nel libro ‘L'azzurro e il grigio. Diario di un medico dentro e fuori la terapia intensiva'.

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