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Il dramma del piccolo investito dal bus a Cesena, ucciso davanti al papà dopo aver comprato le penne

Il piccolo Yahya Djerir è morto lunedì pomeriggio a Sant’Egidio di Cesena travolto a soli 7 anni da un autobus di linea che lo ha investito davanti agli occhi inorriditi del padre e del fratello.
A cura di Antonio Palma
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Doveva essere un pomeriggio felice tra negozi e una passeggiata in sella alla sua bicicletta tra le strade della sua città in compagnia del papà e del fratello maggiore ma è bastato un attimo per trasformare quei momenti di gioia in una tragedia immane. Il piccolo Yahya Djerir è morto lunedì pomeriggio a Sant’Egidio di Cesena travolto a soli 7 anni da un autobus di linea che lo ha investito davanti agli occhi inorriditi del padre e del fratello.

Tutto si è consumato in pochissimi attimi, il piccolo era appena uscito da una cartoleria della zona dove aveva comprato delle pene cancellabili per la scuola ed era tornato in sella accanto al papà pedalando sulla pista ciclabile che costeggia la strada.

All’improvviso è accaduto qualcosa, il piccolo forse ha inciampato sul cordolo della pista ciclabile o comunque ha per il controllo della bici e l’equilibrio cadendo sull’asfalto. Purtroppo un tragico destino ha voluto che in quel momento passasse sulla strada proprio quell’autobus di Start Romagna che percorreva la carreggiata diretto verso il centro.

Il mezzo non ha fatto in tempo a frenare e ha travolto il piccolo spegnendo per sempre la sua giovanissima esistenza. Inutili i successivi soccorsi medici del 118 che hanno solo potuto accertare il decesso del bimbo tra lo strazio del padre e della madre, accorsa sul posto.

Drammatiche le testimonianze di alcuni presenti che raccontano delle urla strazianti dei genitori davanti al corpo immobile del figlioletto sull’asflato in una pozza di sangue coperto da un telo bianco. “Ho visto la madre del piccolo appoggiata a una colonna che non smetteva di urlare la madre del bambino è arrivata dopo cinque minuti dalla tragedia sul luogo dell’incidente ed è stata portata via dalle ambulanze" ha raccontato una testimone al Resto del Carlino.

Sotto shock anche l’autista del mezzo che si è immediatamente fermato. "Start Romagna è scossa per la tragedia la morte di un bambino acuisce ulteriormente il sentimento di dolore. Siamo vicini alla famiglia, a cui l’azienda formula le proprie condoglianze. Allo stesso modo, Start Romagna esprime vicinanza all’autista in servizio sul mezzo coinvolto" ha scritto l’azienda di trasporti.

Sconvoltp anche tutto il club Rumagna, formazione calcistica di settore giovanile i cui il piccolo giocava e che così lo ha voluto ricordare Yahya:

Fermo il vento, è fermo il tempo, si è fermata la vita. Non c’è sorriso, non c’è più gioia, non c’è più nulla. Non è tristezza, non è disperazione; è dolore, un dolore che lacera da dentro. Incredulità, rabbia, il terribile senso di impotenza. Yahya non c’è più. Yahya mancherà a noi, a cui ha regalato la spensieratezza di un bambino di sette anni che amava correre dietro a un pallone; mancherà ai suoi compagni, con cui ha condiviso purtroppo solo pochi momenti di gioco; mancherà ai suoi amici, mancherà ai conoscenti, mancherà un po’ a tutti. Impossibile trovare le parole adatte per cercare, solo cercare, di confortare la sua famiglia. Vi pensiamo, Vi abbracciamo. Ci stringiamo forte a Voi, con la consapevolezza che niente sarà più come prima. Ci stringiamo forte a Te, Alaeddine. Si è fermata una vita, il mondo tutto soffre con Voi. La presidenza, la dirigenza, tutto il personale, lo staff, il mister insieme ad ogni singolo iscritto della nostra società esprimono cordoglio per una perdita così immensa, da non poter nemmeno essere contenuta in un pensiero. Si è fermata una vita. E’ una tragedia. Yahya, ci mancherai”

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