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Il corpo di John Dillinger sarà riesumato: dubbi sulla morte del criminale gentiluomo

L’iconografia ufficiale lo vuole morto ammazzato dall’FBI, ma per anni una teoria ha sostenuto che John Dillinger, il rapinatore di banche più famoso d’America, vivesse lontano dal tutto, magari collaborando con i federali. Anche se il motivo non è stato specificato, potrebbe esserci questa teoria alla base della disposizione di riesumare il corpo del gangster di Indianapolis. Il corpo sepolto 85 anni fa, infatti, potrebbe non essere il suo.
A cura di Angela Marino
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Indossava una maschera nera e si introduceva nella banche più ricche del Paese. John Dillinger è passato alla storia come un dei criminali più temuti d'America e oggi, 85 anni dalla sua morte, sta tornando a far parlare di sé.  Il corpo di John Dillinger, sarà riesumato il prossimo settembre e il motivo non è stato spiegato. L'autorizzazione alla riesumazione del corpo del criminale è arrivata dal dipartimento della Salute dello stato dell'Indiana, che ha approvato la richiesta presentata dal nipote, Michael Thompson. Anche se il motivo non è stato esplicitato, alcuni storici e giornalisti americani sono convinti che sia legato al grande mistero sulla morte di John, ucciso dall'FBI nel 1934. Ebbene, quello sepolto al cimitero, secondo una accreditata teoria, potrebbe non essere il corpo del criminale gentiluomo, che invece avrebbe condotto una vita sotto falso nome, lontano dalla mala e come collaboratore della giustizia, per tantissimi anni.

Classe 1905, nato a Indianapolis è morto assassinato a 31 anni a Chicago, nel 1934. Il suo debutto nel mondo della criminalità avviene a 19 anni, quando rapina una drogheria a Mooresville. Da allora nessuno riuscirà a fermare l'escalation di ‘Johnny', che da ladruncolo dei sobborghi diventa un vero gangster, tanto da entrare nel mito, complice anche l'aspetto elegantissimo (il suo cappello e il suo cappotto di alta sartoria) e la cura di sé. Ma è un altro l'aspetto che lo rende, agli occhi del popolino di Chicago, un criminale-gentiluomo, è la sua abitudine di bruciare, durante le rapine nelle piccole attività commerciali, i registri contabili che riportano debiti con lo Stato. Una singolare interpretazione filantropinca dell'attività criminale che non piace molto alla malavita. John, che è già finito in cima alla lista dei criminali più ricercati dall'FBI, viene presto isolato anche dal contesto criminale.

Verrà arrestato nel 1934 a Tucson e trasferito nel carcere di Crown Point, nell'Indiana, dove si diverte a farsi immortalare abbracciato al direttore del penitenziario in scatti che finiranno sulle prima pagine della stampa. Da lì evade addirittura alla guida dell'auto del direttore. Torna a Chichago, dove viene sorpreso all'uscita dal cinema, da era andato a vedere il film poliziesco "Manhattan Melodrama", con Clark Gable e assassinato. A premere il grilletto, sono nientemeno gli agenti dell'FBI, aiutati nel compito di rintracciarlo dall'accompagnatrice di John, Anna Cumpanas, una donna di origini romene dedita alla prosituzione. La ‘donna in rosso', come venne chiamata dal colore dell'abito usato per farsi identificare insieme a Dillinger, aveva venduto Il gangster all'FBI in cambio del permesso in soggiorno in America. Nonostante l'agguato fosse andato a segno, l'America la rispedirà dritta in Romania, tradendo gli accordi.

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