Il Comandante Schettino sulla Concordia: “Madonna, ch’aggio cumbinato”
Uno Schettino disperato e ben consapevole della tragedia che è avvenuta quello che appare dalle discussioni registrate dalla scatola nera della Costa Concordia, alcune delle quali sono state anticipate oggi da La Stampa. "Madonna ch’aggio cumbinato" esclama Schettino pochi minuti dopo l'impatto della nave contro gli scogli dell'isola del Giglio conscio che i danni alla nave erano gravissimi. Dalla perizia suppletiva sulla scatola nera chiesta dal Tribunale di Grosseto, dunque, emerge che il comandante si era accorto subito della gravità dell'impatto e che la Costa sapeva dell'inchino all'Isola del Giglio. Poco dopo la partenza da Civitavecchia infatti Schettino annuncia all'equipaggio "amm’a fa’ l’inchino al Giglio" e dai discorsi degli ufficiali è chiaro che dalla compagnia erano a conoscenza della manovra.
Confusione e indecisione regnano sulla plancia di comando – Schettino aveva capito subito che l'impatto era gravissimo e pochi minuti dopo riceverà conferma della situazione dalla sala macchine della Concordia. Nonostante la comunicazione con il direttore della sala macchina, Giuseppe Pillon, al quale chiede "e allora stiamo andando a fondo praticamente, non l'ho capito?" Schettino però non avverte i passeggeri dando l'ordine di annunciare che "c'è stato un blackout". La situazione era ormai chiara e Schettino invece di lanciare un Sos chiama il manager delle emergenze di Costa Crociere, Roberto Ferarrini, a cui confessa "Roberto ho fatto un casino". A questo punto però le diverse informazioni e la chiamata della Capitaneria di porto, allertata dai carabinieri, mandano in confusione Schettino, un'indecisione che si rivelerà decisiva per il ritardo dei soccorsi e alla base delle accuse nei suoi confronti.
Le chiamate al dirigente della Costa e alla moglie – Il comandante prima minimizza, poi chiede cosa fare ai suoi sottoposti e alla sala macchine e, infine, se ne va sul ponte con tutti gli ufficiali. "Allora dobbiamo abbandonare la nave?" chiede smarrito Schettino alla sala macchine che nel frattempo è allagata con gli uomini che stanno cercando di allontanarsi per non annegare. Schettino chiama più volte il dirigente della Costa per chiedere cosa fare e come comportarsi con la Capitaneria di porto fin quando l’ufficiale di coperta Martino Pellegrini prende in mano la situazione e dà l’ordine "Andate via, andate via". Prima di abbandonare la nave Schettino però trova l'ultimo momento per chiamare la moglie Fabiola a cui preannuncia "Fabì, ho finito la mia carriera di comandante", ma allo stesso tempo la rassicura "abbiamo urtato su un basso fondale, la nave si è inclinata ma sto facendo una bella manovra è tutto sotto controllo".
