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Il ciclone Medicane è in Sicilia: la tempesta colpisce Siracusa, isolata Augusta

Il ciclone Medicane si è abbattuto sul Catanese provocando tre morti, oltre a danni ingenti ancora da quantificare, si sta trasformando in uragano: tutta la costa orientale è in allarme, ma al momento la situazione più critica la sta vivendo Siracusa, che teme lo stesso incubo di Catania; . “Le strade sono impraticabili. Non è mai accaduta una cosa del genere” ha detto il sindaco; Isolata Augusta. Attesi venti fino a 100 km/h, forti piogge e mareggiate.
A cura di Biagio Chiariello
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Notte di pioggia battente quella appena trascorsa sulla Sicilia Orientale con venti sostenuti per effetto del ‘Medicane', a cui gli esperti hanno dato il nome di Apollo. Forti precipitazioni si sono registrate anche a livello temporalesco soprattutto nel Siracusano e nel Ragusano. Meno colpita Catania, devastata dal maltempo nei giorni corsi. La situazione è definita ‘in evoluzione', ma al momento non ci sarebbero criticità importanti e nessun danno segnalato a persone o cose dalla Sala Operativa della Protezione civile siciliana, aperta a San Giovanni la Punta, nel Catanese. Sicuramente la zona più colpita è quella di Siracusa.

La situazione nella Sicilia orientale

Sotto osservazione c'è l'area attorno all'aeroporto di Fontanarossa, dove il livello dell'acqua in alcuni canali sta salendo. L'aeroporto è comunque aperto, i primi voli sono già partiti. L'unico allagamento segnalato è, al momento, è quello della sede stradale di Priolo Gargallo che ha portato alla chiusura alla circolazione lungo la strada statale 114 nei pressi dell'uscita di Cava Sorciaro. Sul posto stanno lavorando uomini di Anas, polizia stradale e volontari che stanno provando a riaprire al più presto l’arteria grazie anche a pompe idrovore. Per la giornata odierna in campo anche forze dell'ordine, vigili del fuoco, militari e associazioni con l'obiettivo di accelerare gli interventi se necessari.

"Da giorni presidiamo le aree che presentano maggiori rischi di esondazione o zone maggiormente soggette ad allagamenti — spiega il sindaco di Siracusa, Francesco Italia —. La risposta alle emergenze è praticamente immediata e, mercoledì, poco dopo aver ricevuto le foto del crollo di un costone roccioso, il personale della Protezione civile e i vigili del fuoco sono arrivati in appena 10 minuti".

La preoccupazione è tangibile anche nel Ragusano, dove si prevedono venti fino a 100 chilometri orari e piogge dai 100 ai 200 millilitri (l’equivalente di 100 e 200 litri di acqua per metro quadro).

Medicane su Siracusa, famiglia soccorsa in gommone

Medicane però al momento ha fatto sentire i propri effetti soprattutto su Siracusa dove alcune strade della città sono state chiuse, come contrada Targia, l'ingresso nord, che lega Siracusa con la zona industriale, e via Ascari, nella zona del circuito. Si stanno registrano infiltrazioni nell'ospedale di Avola; è stata interrotta dalla polizia stradale la circolazione nell'autostrada di collegamento con Catania tra Melilli e Siracusa Nord, sempre per allagamento.Una famiglia, rimasta isolata per gli allagamenti nella zona dei Pantanelli, è stata soccorsa con un gommone dai volontari della Protezione civile. Esondato il torrente Mortellaro. "Le strade sono impraticabili. Non è mai accaduta una cosa del genere, ma stiamo lavorando in modo che nessuno si faccia male", dice il sindaco di Siracusa, che ha anche previsto la chiusura di un altro centro commerciale ai piedi di Melilli.

Isolata Augusta, sindaco: "Restate a casa"

Augusta è la città più colpita, con 75 millimetri di pioggia, adesso è isolata, la strada statale 114 è stata chiusa. Gli ingressi della città sono completamente allagati. "E la situazione purtroppo peggiora – dice il sindaco Giuseppe Di Mare -. Il maltempo ci ha dato tregua solo mezz'ora. Ma adesso piove ancora e si è alzato il vento. Possono transitare solo i pullman. Alle 11 avevo un dato ufficiale di 120 mm di acqua caduta. Adesso mi dicono ufficiosamente che siamo a 160 mm. Gli allagamenti sono ovunque. Sono vicino al lungomare Rossini e vedo onde alte quattro metri legate al forte vento che si sta alzando. Stiamo monitorando le criticità. Il mio è un appello ai cittadini a restare a casa".

Il ciclone Medicane ‘Apollo'

Il ciclone Medicane, uno stretto e profondo vortice di bassa pressione (ha le caratteristiche di Tlc, Tropical-Like-Cyclone) chiamato anche ciclone mediterraneo, staziona da giorni sui mari a sud dell'Italia. Il rischio di piogge alluvionali e di violente mareggiate è forte e c’è molta preoccupazione.  “L’intera Sicilia orientale, le province di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa, sono da oggi in allerta rossa per tutta la giornata di domani. Aspettiamo l’arrivo di un vortice ciclonico che in questo momento è stazionario a largo delle coste della Sicilia" ha detto all'Adnrkronos, il capo della Protezione civile in Sicilia, l’Ing. Salvatore Cocina. E ha ha spiegato: "Alle 9.30 faremo un nuovo punto sulla situazione meteo a livello nazionale ma, ripeto, è tutta la parte orientale della Sicilia ad essere interessata".

Allerta rossa

Lo stesso Dipartimento della Protezione Civile ieri ha prolungato un avviso meteo di allerta rossa sulla Sicilia Orientale e arancione sul resto dell'isola e sulla Calabria.  Secondo le previsioni sono attese dalle prime ore di venerdì precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla parte orientale dell'isola, con quantitativi cumulati da moderati ad elevati, con fenomeni più persistenti ed intensi sui settori costieri ionici.

Catania, Lav in soccorso degli animali colpiti dal nubifragio

Dopo la terribile alluvione che ha duramente colpito Catania e la provincia, sul territorio siciliano sono arrivati anche i volontari della Lav in sostegno degli animali in difficoltà.  I volontari della Lega Antivivisezione sono intervenuti per mettere in salvo i randagi, aiutare i rifugi e i proprietari di animali che vivono all’aperto. “Con la nostra Unità di Emergenza – scrive la Lav in una nota – ci siamo attivati immediatamente e, approfittando di una tregua del maltempo, siamo già partiti in direzione di Catania, per soccorrere gli animali vittime dell’alluvione, dai randagi a quelli liberi accuditi, senza dimenticare i rifugi sparsi sul territorio: con la nostra sede di Catania stiamo già stilando un elenco delle varie realtà che potrebbero aver bisogno di aiuto”.

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