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Alessandro Venturelli scomparso a Sassuolo

Il caso di Alessandro Venturelli, dalla scomparsa da Sassuolo alla pista olandese: tutti i misteri

A un anno e mezzo dalla scomparsa, la pista olandese riaccende la speranza di ritrovare in vita Alessandro Venturelli. Ripercorriamo tutte le tappe dalla sua scomparsa fino ad oggi.
A cura di Anna Vagli
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Alessandro Venturelli, 22 anni, si è allontanato da casa a Sassuolo il 5 dicembre 2020 senza farvi più ritorno. È scomparso un sabato gettando dalla finestra della sua abitazione uno zainetto contenente biancheria, le chiavi della macchina, un metro da sarto, un telo di plastica e dello scotch. Senza dare nessuna spiegazione e senza lasciare alcun biglietto.

Resosi conto dello strano gesto del figlio, il padre lo ha rincorso per bloccarlo all'uscita del cancello. Ma, complice un tentativo di fuga del loro cane, Alessandro è riuscito a far perdere le sue tracce. E ad oggi, a un anno e mezzo dalla scomparsa, restano ancora troppi gli interrogativi.

Proviamo quindi a capirne di più riavvolgendo il nastro. Verso la fine di novembre del 2020 la madre, Roberta Carassai, aveva notato un deciso cambiamento nelle attitudini del figlio. La sua agitazione era tangibile e, a suo dire, il figlio paventava continuamente la paura di trovarsi in pericolo.

Molti, forse troppi, gli interrogativi sul suo atteggiamento. Alessandro aveva cominciato a segnare le targhe di tutte le automobili che passavano davanti alla loro abitazione. La motivazione? Aveva raccontato alla madre di sentirsi manipolato. Già, manipolato e spaventato al punto da avvertire il bisogno di dormire nel letto di Roberta. Senza, però, specificare chi lo stesse minacciando. Del resto, seppur così giovane, nella sua vita aveva avuto diversi traumi che ne avevano compromesso la stabilità emotiva. Un incidente, la perdita dell’amato zio e la malattia della madre.

Purtroppo, allo stato attuale, resta un dato inconfutabile: Alessandro è riuscito a volatilizzarsi in una manciata di minuti. In questo senso, è ragionevole ipotizzare che quel giorno avesse appuntamento con qualcuno che lo aspettava a bordo di un’automobile.

Le prime indagini sulla scomparsa di Alessandro

Dopo la denuncia di scomparsa fatta dalla famiglia, la Procura di Modena ha aperto un fascicolo per allontanamento volontario. Vani sono stati i tentativi di sentire gli amici e di effettuare sopralluoghi nelle aree boschive limitrofe a Sassuolo. Neppure i droni sono riusciti nell’immediatezza a identificare qualcosa che potesse essere riconducibile ad Alessandro. Così, dopo un mese dalla fuga, a mantenere viva la speranza di ritrovarlo in vita, ci aveva pensato Raoul Casadei. Il noto musicista, poco prima di morire, si era detto certo di averlo incontrato su di una spiaggia della riviera romagnola e di aver scambiato con lui qualche parola. Ma, ancora una volta, di quel ragazzo misterioso nessuna traccia. Così, dopo settimane di ricerche infruttifere, la Procura di Modena ha deciso di indagare per sequestro di persona a carico di ignoti.

L’analogia con la scomparsa di Stefano Barilli

Mentre Alessandro si cercava senza sosta, l’8 febbraio 2021 spariva da Piacenza un altro ragazzo, Stefano Barilli. Per diverse settimane la sua storia pareva avere molteplici analogie con quella di Alessandro. E, dopo uno scatto che sembrava ritrarli insieme presso la stazione di Milano Centrale, addirittura familiari e inquirenti pensavano che potessero essere caduti vittima di una psico-setta. Quell’illusione è però durata poco. Difatti, in quella foto, si sono presto riconosciuti altri due ragazzi, Edoardo ed Alex. Quest’ultimi studenti di architettura a Zurigo e di rientro in Italia per trascorrere alcuni giorni in compagnia della famiglia. Da quel momento la scomparsa di Venturelli e Barilli è tornata a viaggiare su binari separati. Fino al tragico ritrovamento, nell’aprile del 2021, del corpo esanime di Stefano nelle acque del fiume Po.

La truffa in danno della madre Roberta Carassai

Purtroppo, ad alimentare una situazione alquanto drammatica, ci hanno pensato alcuni truffatori che, sul finire del marzo scorso, avrebbero convinto la madre a versare 500 euro. Il motivo? La possibilità per la famiglia di parlare con Alessandro. Che, a loro dire, era finito nelle mani di alcuni narcotrafficanti messicani.

I nuovi accertamenti disposti sul telefono

Procedendo allo stato per il reato di sequestro di persona è stato possibile disporre nuovi accertamenti sull’Iphone 11 di proprietà di Alessandro. Difatti, il giorno in cui è scomparso, il ragazzo ha lasciato a casa lo smartphone che utilizzava abitualmente per allontanarsi con un telefono di vecchia generazione. Dunque, dal dispositivo ora sotto la lente d’ingrandimento, emergerebbe non solo la cancellazione di alcuni messaggi e chiamate, ma anche di alcuni contatti che potrebbero collocarlo in Olanda. Il consulente informatico nominato, il Dott. Salvatore Filograno, avrebbe inoltre rinvenuto, tra i contenuti cancellati, proprio una cartina dell’Olanda. Nello specifico, ancora, sarebbe stata cancellata una mail destinata a un’azienda olandese con allegato il suo curriculum. Ma vi è di più. Utilizzando la funzione Google translate, Venturelli avrebbe tradotto in olandese la frase: “Quanto distano le vostre case da Amsterdam”. Quindi, di fronte a questi dati, è verosimile che la pista olandese possa considerarsi attendibile. Secondo quanto è trapelato la polizia italiana lavorerebbe a stretto contatto con quella olandese. La famiglia di Alessandro non perde la speranza di riabbracciarlo.

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