Il cardinale Becciu e la possibile esclusione dal Conclave: ora spuntano due lettere di papa Francesco

Il cardinale Angelo Becciu non ha alcuna intenzione di rinunciare al Conclave che si aprirà tra qualche giorno e che dovrà eleggere il successore di Pietro. Anche oggi, mentre è ancora forte la commozione per la scomparsa di papa Francesco e migliaia di fedeli sono in fila per rendergli omaggio in attesa dei funerali di domani, Becciu torna a parlare di quello che ritiene essere un suo diritto. E conferma di ritenere di dover essere ammesso al Conclave.
Il cardinale Angelo Becciu, lo ricordiamo, è stato protagonista di un grave scandalo finanziario. A Reuters ha detto che il suo ruolo è cambiato da quella sera del 2020, quando papa Francesco lo privò dei diritti del cardinalato. All'Unione Sarda ha detto anche che non c'è stata "alcuna esplicita volontà" di escluderlo dal Conclave e non gli è mai stato chiesto di rinunciare al privilegio per iscritto. E a suo dire Bergoglio prima di morire avrebbe dovuto prendere una decisione sul suo status.
Il cardinale Becciu ha infatti spiegato di aver incontrato il Papa lo scorso gennaio, prima del lungo ricovero in ospedale al Gemelli, e in quella occasione Bergoglio gli avrebbe detto queste parole: "Penso di aver trovato una soluzione". Dice di non sapere però se il Papa gli abbia lasciato istruzioni scritte su questo aspetto. "Saranno i miei confratelli cardinali a decidere", ha quindi concluso in attesa della discussione nelle congregazioni di questi giorni precedenti al Conclave.
In Vaticano però intanto non si parla di Becciu, almeno in questo momento, quando ancora non è stato dato l’ultimo saluto a papa Francesco. Già ieri Matteo Bruni, direttore della sala stampa vaticana, nel rispondere a una domanda sulla possibilità di far entrare Becciu in Conclave, aveva tagliato corto dicendo che di questo si parlerà dopo i funerali di papa Francesco. E anche il cardinale Jean-Paul Vesco, arrivando oggi alla quarta congregazione dei cardinali, ha detto che “ci sono cose più importanti” aggiungendo poi che “i lavori nelle congregazioni generali vanno bene”.
Ma secondo alcune indiscrezioni tra i cardinali sarebbero già emerse le prime divergenze sulla gestione del caso Becciu. Secondo quanto riporta il Domani, pare che il decano cardinale Giovanni Battista Re avrebbe dato inizialmente l'ok al porporato sardo a partecipare. Il Camerlengo Farrell invece avrebbe rivelato che il Papa avrebbe voluto escluderlo e sarebbe stato Pietro Parolin – uno dei nomi che maggiormente circola in questi giorni come “papabile” – a mostrare le prove a Becciu, con due lettere dattiloscritte e siglate dal Pontefice con la "F" che lo escluderebbero dal Conclave.
Una di queste lettere sarebbe del 2023, l’altra invece più recente del marzo 2025, mentre il Papa era fortemente debilitato dalla malattia. Becciu – a quanto riferisce il quotidiano – ne avrebbe preso atto. Cosa succederà adesso?