Il Bayesian torna a galla, iniziato il recupero del veliero: lo scafo non avrebbe particolari danni

Sono iniziate questa mattina all’alba le operazioni di recupero del Bayesian, il mega yacht affondato dieci mesi fa al largo di Porticello (Palermo), teatro di un naufragio costato la vita a sette persone. Alle 7, dopo mesi di pianificazione tecnica e dopo essere stato parzialmente sollevato ieri, lo scafo è riemerso dalle acque e ora galleggia sospeso, in attesa delle successive fasi di svuotamento e ispezione.
L’imbarcazione, di oltre 60 metri, è stata riportata a galla grazie a un complesso sistema di sollevamento gestito da una task force specializzata, sotto l’attento coordinamento della Capitaneria di Porto. A bordo di una motovedetta hanno seguito da vicino le operazioni anche il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, e il pubblico ministero Raffaele Cammara, titolari dell’inchiesta giudiziaria legata al naufragio.
Intorno alle 9 del mattino sono state azionate le pompe per aspirare l’acqua che ancora riempie lo scafo. Un’operazione tanto delicata quanto decisiva per consentire la stabilizzazione dell’imbarcazione e il suo successivo trasporto. Lo svuotamento, eseguito con la massima cautela, serve a prevenire sia il rischio di cedimenti strutturali che eventuali sversamenti inquinanti. Una volta alleggerito, il veliero sarà completamente raddrizzato e potrà essere trasportato con l’ausilio di gru e rimorchiatori.

L'albero del Bayesian, 72 metri, tagliato nei giorni scorsi per facilitare le operazioni di recupero e ancora in fondo al mare, verrà recuperato tra domenica pomeriggio e lunedì mattina e trasferito nel porto di Termini Imerese. "I tecnici di Hebo ci dicono che è un recupero molto più semplice", ha detto il capitano di vascello Michele Maltese, direttore marittimo della Sicilia occidentale, ai giornalisti presenti sulla nave Diciotti. "Lo scafo del Bayesian si presenta sporco ma non sembra avere particolari danni. Non possiamo ancora sapere se ci siano particolari falle ed è per questo che la procura sta seguendo da vicino le operazioni di recupero a bordo di una nostra motovedetta. Una cosa è certa: il lato sinistro, che è quello che è sempre stato scoperto e visionato si presenta senza nessuna anomalia. La sovrastruttura invece è in parte danneggiata dal naufragio", ha aggiunto il comandante.
Nei prossimi giorni, il relitto sarà lavato accuratamente per individuare eventuali falle o danni non visibili a prima vista, soprattutto nella parte inferiore dello scafo. Il trasferimento al porto di Termini Imerese è previsto per lunedì, dove continueranno le verifiche tecniche e peritali. Solo allora, forse, sarà possibile iniziare a dare risposte agli interrogativi che da dieci mesi accompagnano questa vicenda, a partire da uno: come ha potuto affondare un’imbarcazione di lusso dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza?
Il recupero del Bayesian rappresenta una tappa fondamentale nell'inchiesta giudiziaria avviata dopo il naufragio dello scorso 19 agosto, in cui persero la vita sette persone, tra cui il magnate britannico Mike Lynch e sua figlia diciottenne Hannah. Con lui morirono anche Recaldo Thomas, cuoco canadese di bordo; Jonathan Bloomer, 70 anni, presidente di Morgan Stanley International, e la moglie Judy; l’avvocato statunitense Chris J. Morvillo e la consorte Neda Nassiri Morvillo.
La Procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati tre membri dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffith. Le accuse mosse nei loro confronti sono di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo.
Al naufragio dell'agosto scorso si è aggiunto il drammatico incidente del 9 maggio, quando il sommozzatore olandese Rob Cornelis Huijben è morto durante le operazioni subacquee. L’esplosione di una sacca di idrogeno, generatasi durante il taglio di una cerniera del boma, è risultata fatale. L’idrogeno sarebbe stato innescato dalla fiamma ossidrica utilizzata per il taglio. La Procura di Termini Imerese ha aperto un nuovo fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati per omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro tre dirigenti della Smit Salvage: Pieter Leedert Willem de Kam, rappresentante legale della società, Willem Mange Woute, responsabile della sicurezza, e Jeroen Mooij, direttore del cantiere.