Il bambino conteso di Padova riabbraccia sua madre e ritorna a scuola

UPDATE: La notizia apparsa inizialmente su Il Mattino di Padova, che parlava – oltre dell’incontro tra madre e figlio e del ritorno a scuola del bambino di Cittadella – anche della ritrovata serenità del piccolo, sarebbe stata smentita dalla stessa famiglia materna del bambino conteso. In un comunicato diffuso dai legali della madre di Leonardo si legge che “tutto quello che è stato riportato dal quotidiano Il Mattino di Padova ed è rimbalzato in diversi tg nazionali è interamente falso e facilmente verificabile nella sua infondatezza”.
Quello di oggi è l'ennesimo tentativo strumentale di dare forzatamente un lieto fine a una vicenda drammatica che purtroppo prosegue nella sua gravità. Questa diffusione di notizie è un'ulteriore violenza nei confronti del bambino, una profonda mancanza di rispetto della verità e una conferma che la sua voce non viene ancora ascoltata. È curioso che tali notizie vengano diffuse all'indomani della divulgazione di una petizione meglio informata riguardo la verità, sorta spontaneamente da varie associazioni in nome del diritto del minore ad essere considerato un bambino sano ed essere liberato.
La storia del bambino conteso di Cittadella (Padova) per giorni ha avuto un’eco mediatica tale da scatenare diverse polemiche, da far aprire un’indagine interna alla polizia e finire anche in Parlamento. Tutto ebbe inizio da un video girato dai parenti della madre del bambino e mostrato a “Chi l’ha visto?”: il piccolo veniva trascinato dagli agenti di polizia e dai servizi sociali che, con un provvedimento della magistratura, lo toglievano alla madre per affidarlo a suo padre. Da allora la madre, a cui è stata tolta la potestà genitoriale, non ha avuto più la possibilità di vederlo nonostante le sue continue richieste, il loro primo incontro è avvenuto solo qualche giorno fa. Madre e figlio sono stati insieme qualche ora all’interno della casa-famiglia in cui il piccolo era stato portato, alla presenza degli operatori dei servizi sociali che hanno “monitorato” l’incontro.
Il padre del bambino ha voluto che suo figlio rincontrasse la madre, sin dall’inizio di questa storia aveva infatti detto che non avrebbe negato a nessuno dei due di avere un rapporto, nei tempi e nei modi indicati dagli psicologi. La donna potrà ora rivedere suo figlio secondo un calendario stabilito da chi sta seguendo il caso in costante contatto con il tribunale dei minori. Non solo, la ritrovata normalità del bambino passa anche attraverso il suo ritorno a scuola (non in quella di Cittadella) da cui mancava, appunto, dal giorno dell’allontanamento da sua madre. Secondo quanti lo vedono ogni giorno, dunque, il bambino sta finalmente ritrovando la sua serenità, dopo la triste vicenda che l’ha visto suo malgrado protagonista.