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Il 2020 è stato l’anno con più morti in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale

Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato in Italia dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, con 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019. È quanto emerge dal quinto Rapporto prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che hanno presentato un’analisi della mortalità dell’anno 2020 per il complesso dei decessi e per il sottoinsieme dei soggetti positivi al Covid-19 deceduti.
A cura di Chiara Ammendola
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Mai un numero così di alto di morti in anno in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. A dirlo sono i dati diffusi dal quinto Rapporto sull’“Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente” dell'Istat, l'Istituto nazionale di statistica, e l'Iss, l'Istituto Superiore di Sanità, che ha analizzato la mortalità registrata nell'anno 2020: secondo quanto emerso dall'analisi infatti il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra. I numeri parlando di 746.146 decessi, con 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019: in percentuale di tratta del 15,6% di eccesso.

L'effetto della pandemia da Covid-19 a partire da marzo 2020

Nello specifico il Rapporto presenta un'analisi della mortalità dell'anno 2020 per il complesso dei decessi e per il sottoinsieme dei soggetti positivi al Covid-19 deceduti. Nel 2020 vengono presi in considerazione anche i mesi di gennaio e febbraio nei quali i decessi per pandemia sono pochissimi, le prime vittime del Coronavirus sono state infatti registrate a partire dall'ultima settimana di febbraio: dunque se si guarda allo stesso bimestre del 2015-2019 i decessi per il complesso delle cause sono stati addirittura inferiori di circa 7.600 unità. I numeri cambiano invece se si guarda al resto dell'anno dove l'impatto della pandemia sulla mortalità è stato invece evidente: nel periodo che va da marzo a dicembre 2020 si sono osservati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019. In questo caso la percentuale di eccesso è pari al 21%.

L'eccesso di decessi per l’80% riguarda la fascia degli over 80

Rispetto alle classi di età, il contributo più rilevante all’eccesso dei decessi dell’anno 2020, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è dovuto all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più, che spiega il 76,3% dell’eccesso di mortalità complessivo; in totale sono decedute 486.255 persone di 80 anni e oltre (76.708 in più rispetto al quinquennio precedente). L’incremento della mortalità nella classe di età 65-79 anni spiega un altro 20% dell’eccesso di decessi; in termini assoluti l’incremento per questa classe di età, rispetto al dato medio degli anni 2015-2019, è di oltre 20mila decessi (per un totale di 184.708 morti nel 2020).

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