I Corvi in Vaticano: dopo il maggiordomo, la governante e il segretario

Ci sarebbe una svolta nelle indagini sul cosiddetto scandalo Vatileaks, le rivelazioni di documenti e atti segreti del Vaticano da parte di personaggi vicini al Pontefice. Nel giorno della concessione degli arresti domiciliari per il maggiordomo Paolo Gabriele, primo accusato dell'inchiesta, il quotidiano La Repubblica parla di almeno altre tre sospettati tutti vicinissimi alla figura di Papa Benedetto XVI. Da quanto racconta il giornalista Marco Ansaldo, le attenzioni della Commissione cardinalizia incaricata delle indagini, infatti, si sarebbero concentrate negli ultimi tempi attorno a tre personaggi chiave, la governante tedesca e professoressa Ingrid Stampa, monsignor Clemens, ex segretario personale di Ratzinger, e infine il vice Camerlengo, cardinale Paolo Sardi. Tutti e tre, secondo le fonti di Repubblica, sarebbero stati già allontanati dai loro incarichi mentre proseguono gli accertamenti per capire che ruolo abbiano avuto nella vicenda.
Il maggiordomo avrebbe collaborato con i gendarmi del Vaticano – A loro si è giunti attraverso le testimonianze del Corvo Paolo Gabriele che avrebbe collaborato con i gendarmi vaticani dopo essere stato rinchiuso in cella, ma anche attraverso le analisi dei cellulari e dei computer dell'ex maggiordomo del Papa. Fin da subito, infatti, era parso impossibile che Gabriele potesse aver sottratto documenti riservati da solo senza appoggio e senza committenti ben più in alto di lui in Vaticano. Le attenzioni si sono così concentrate sulle persone a lui più vicine e che avevano contatti diretti con il Pontefice, come la vicina di casa professoressa Stampa, musicologa e fidata consigliera del Papa che a volte aiutava Ratzinger a stilare i suoi discorsi. Il movente per il momento resta ancora oscuro, anche se si fa largo l'ipotesi della vendetta e della gelosia. Gelosia come quella di monsignor Clemens per anni segretario dell'attuale Papa prima di essere sostituto nel 2003 dal giovane padre Georg Gaenswein facendo scattare in lui sentimenti di rivalsa. Insomma un quadro che sa molto meno di alta cospirazione e molto più di basso istinto umano fatto di invidia rabbia e vendetta.