I cardinali a loro spese a Roma: quanto costa il Conclave al Vaticano e da dove arrivano i soldi

Ancora due giorni e poi inizierà il Conclave che eleggerà il nuovo Vescovo di Roma. E se sarà come gli ultimi entro venerdì 9 maggio "Habemus Papam". Intanto i 133 cardinali elettori sono arrivati a Roma da più parti del mondo e a spese loro. Quanto costa allora al Vaticano il Conclave? E da dove arrivano i soldi del Vaticano? A Fanpage.it lo ha spiegato Alberto Melloni, storico delle religioni nonché professore di storia del cristianesimo nell'Università di Modena-Reggio Emilia.
I cardinali si pagano il viaggio, non hanno rimborsi spese. Percepiscono qualcosa per far parte del Conclave?
No. Non solo: mediamente, da Paesi più lontani, si è disposti a svenarsi pur di mandare il cardinale al Conclave.
Quanto costa al Vaticano il Conclave?
Bisogna solo tenere in considerazione che l'allestimento della Cappella Sistina per il tempo del Conclave fa perdere i soldi degli incassi dei biglietti comprati dai turisti. Al Vaticano il Conclave è quasi a costo zero: i costi riguardano solo i riti cerimoniali.
I cardinali elettori prendono lo stesso stipendio all'anno?
C'è il "piatto" del cardinale. Si tratta di una somma mensile che hanno loro a disposizione. Il "piatto" è uguale per tutti. Molti cardinali non ne hanno bisogno e lo usano per beneficienza, altri ne hanno bisogno. È comunque una cifra che se la si paragona a un amministratore delegato di una grande banca italiana, è pochissima.
Come sono messe le finanze del Vaticano?
All'inizio del Conclave è previsto che venga data la relazione dello stato finanziario della Santa Sede. Serve perché una della cose che ingolosisce i cardinali è che, una volta morto il Papa e avendo loro il potere, diventano anche custodi del capitale della Chiesa. La relazione finanziaria è per essere sicuri che quello che c'è in cassa prima l'elezione è in cassa anche dopo.
Questa relazione di cassa evidenzia delle perdite in termine di conto economico. La macchina della Santa Sede costa di più di quello che rende. Quindi bisogna andare ad attingere a delle riserve che si sono accumulate nel tempo. Le entrate della Santa Sede infatti non sono fatte di tante voci. Da tenere in considerazione che il deficit per una decina di anni è cresciuto, poi è calato un po'. Ma non crea molte preoccupazioni. Parliamo comunque di un piccolo bilancio.
Da dove arrivano i soldi del Vaticano?
Cosa che rende di più alla Santa Sede sono i musei. Quelli sono una fonte di reddito sicura perché si sa quante milioni di persone passano e il costo dei biglietti. Poi ci sono le offerte che fanno i fedeli al Papa e le Chiese locali che regalano denaro per le attività della Santa Sede. Gran parte del denaro va in attività benefiche.
Il Vaticano può contare su alcuni sponsor soprattutto in situazioni particolare come il Conclave?
Fortunatamente no. Ci sono alcuni benefattori per grandi restauri, ad esempio. Bisogna stare però attenti perché grandi aziende hanno anche grandi politiche.