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Helen Comin morta dopo intervento al seno a Treviso: “Farmaci errati dopo l’operazione”

La Procura di Treviso, che indaga sui fatti avvenuti nel settembre dello scorso anno, ha concluso le indagini sulla morte di Helen Comin ipotizzando una somministrazione errata di farmaci e un’assistenza post-operatoria inadeguata. L’intervento al seno infatti era perfettamente riuscito ma un’ora dopo la situazione era precipitata per una improvvisa crisi cardiaca.
A cura di Antonio Palma
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Farmaci errati nella fase post operatoria e una scarsa assistenza sanitaria dopo l’intervento chirurgico, sono questi i due punti chiave delle indagini sulla morte di Helen Comin, la cinquantenne mamma veneta morta dopo un malore sopraggiunto dopo un'operazione estetica al seno alla quale si era sottoposta in una clinica privata di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso.

La Procura di Treviso, che indaga sui fatti avvenuti nel settembre dello scorso anno, ha concluso le indagini che vedono due medici iscritti nel registro degli indagati per la morte della paziente. Si tratta del chirurgo plastico ed estetico, direttore della Clinica, e di un'anestesista, entrambi accusati di omicidio colposo.

Secondo l’autopsia, la donna morì per "una depressione respiratoria" che, secondo l’inchiesta, sarebbe stata causata da uno sbaglio nella scelta dei farmaci da somministrare dopo l’intervento. Come riferisce La Tribuna di Treviso, al centro dell’inchiesta di pm trevigiani l’uso del Sufentanil, un antidolorifico che sarebbe stato somministrato quando l'anestesia era ancora in circolo, ma anche una scarsa assistenza sanitaria dopo la sostituzione delle protesi mammarie.

Helen Comin, residente a Cittadella, in provincia di Padova, aveva deciso di sottoporsi a un intervento estetico nella clinica medica privata trevigiana per la sostituzione delle due protesi di una mastoplastica eseguita alcuni anni prima. La donna, madre di quattro figli, quindi era stata ricoverata e operata nel settembre del 20024.

L'intervento al seno era perfettamente riuscito e la donna quindi ricoverata nel reparto post-operatorio ma un'ora dopo la situazione era precipitata. La 55enne era stata colpita da un improvviso arresto cardiocircolatorio. Le manovre rianimatorie immediate e il trasporto d’urgenza all'ospedale di Castelfranco l’avevano salvata ma troppo gravi erano le sue condizioni e cinque giorni dopo Helen Comin era deceduta.

"L'intervento di sostituzione di protesi mammarie cui la signora si è sottoposta era semplice ed era stato preparato con scrupolo, eseguito senza alcun problema, con la consueta assistenza di un ex primario in anestesia e rianimazione, che aveva praticato una sedazione leggera", aveva spiegato all'epoca il medico che l'aveva operata, ricostruendo: "Dopo l'operazione, la paziente era stata trasferita nel reparto post-operatorio, con il controllo costante del personale addetto, e non aveva manifestato alcun problema tanto che dopo una quarantina di minuti si era anche seduta sul letto. Dopo oltre un'ora dall'intervento ha avuto una improvvisa crisi cardiaca ed è stata immediatamente soccorsa dal personale della clinica, che le ha somministrato le pratiche rianimatorie poi proseguite dal personale del 118 arrivato in pochissimi minuti".

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