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Ha mal di testa ma pensa siano le mestruazioni: Giulia va in ospedale e muore a 19 anni

La tragedia di Giulia Todaro, ragazza pugliese di Lizzano deceduta poche ore dopo l’accesso all’ospedale di Manduria: “Innaturale che un genitore pianga la propria figlia 19enne”.
A cura di Antonio Palma
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“Devastante vedere due genitori che piangono la propria figlia 19enne, è innaturale” con queste parole la sindaca di Lizzano ha descritto la tragedia della giovane Giulia Todaro, adolescente pugliese morta improvvisamente dopo una corsa in ospedale a Manduria dove era arrivata in mattinata a causa di forti mal di testa che non passavano. Una tragedia tanto improvvisa quanto inattesa che ha sconvolto la cittadina in provincia di Taranto.

"Tutta la comunità è sconvolta da questa triste notizia che ha lasciato tutti senza parole. Inimmaginabile il dolore che in questo momento sta vivendo la famiglia. Ogni lutto è doloroso, ma quando colpisce una giovane vita diventa inaccettabile” ha dichiarato la prima cittadina di Lizzano facendosi portavoce del dolore di tutti i concittadini che si sono stretti attorno ai genitori della 19enne che hanno perso la loro unica figlia.

Secondo quanto ricostruito finora, la ragazza da un paio di giorni accusava mal di testa che però pare avesse collegato alle mestruazioni. Disturbi che però si sarebbero fatti sempre più insistenti fino a spingerla a richiedere l’esistenza del pronto soccorso dell’ospedale di Manduria nella prima mattinata.

La 19enne ha fatto l’accesso in ospedale intorno alle 7.30 con un senso di debolezza e sempre in preda a mal di testa. Le prime analisi avevano riscontrato una forte anemia e i medici avevano disposto ulteriori approfondimenti. Niente però lasciava presagire quanto accaduto poco dopo. Il quadro clinico della giovane infatti è crollato improvvisamente, la 19enne ha pero i sensi e nonostante i tentativi dei medici, è morta alle 13.40.

Un evento tragico su cui anche i medici avevano chiesto di approfondire con un’autopsia ma la famiglia della giovane si sarebbe opposta chiedendo la restituzione della salma per poterle dare al più presto degna sepoltura dopo i funerali. Una prima ipotesi è che la ragazza sia stata vittima della formazione di coaguli che possono aver compromesso il sistema sanguigno.

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