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Graziano, da Cambridge torna in Italia: “Ricerca e qualità della vita migliori”

Il suo è un caso particolare di cervello in fuga che ha deciso di ritornare in Italia anche perché “ti accorgi della migliore qualità della vita solo quando vai all’estero”.
A cura di A. P.
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Graziano Martello, padovano classe 1980, è un caso particolare di cervello in fuga. Rispetto ai tantissimi colleghi ricercatori che lasciano il nostro Paese senza farvi più ritorno se non per svago, infatti lui ha deciso di ritornare in Italia per viverci e lavorarci. Il suo è un ritorno alle origini visto che andrà all'università di Padova dove si era laureato, al Dipartimento di Medicina Molecolare diretto da Giorgio Palù. Il motivo? Perché in Italia secondo Martello le ricerche nel suo campo sono all'avanguardia e non hanno niente da invidiare a nessuno e anche perché la qualità della vita è nettamente migliore. Come spiega lui stesso in un'intervista a Federica Cappellato, "Ho deciso di ritornare perché il Dipartimento di Medicina molecolare di Padova è primo a livello nazionale per qualità della ricerca scientifica e credo che l'Università italiana formi ottimi studenti, risorsa primaria per le mie ricerche, offrendo loro quella stessa formazione che io ho ricevuto e mi ha permesso di essere competitivo in ambito internazionale".

L'esperienza all'estero – Dopo essersi laureato in Biotecnologie mediche all'Università di Padova, Martello era partito per la Gran Bretagna dove ha lavorato per diverso tempo come ricercatore al Medical research council Centre for Stem cell research dell'Università di Cambridge. Qui ha acquisito una notevole esperienza lavorando con cellule staminali embrionali e utilizzando sistemi e tecnologie innovative. Ora però ha deciso di ritornare  anche perché "la qualità della vita in Italia è molto buona, e te ne rendi conto solo quando si va all'estero".

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