Google festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia col doodle tricolore

Oggi aprendo Google vi sarete accorti del doodle tricolore dedicata ai 150° anni dell'Unità d'Italia: un tripudio di bianco rosso e verde con tanto di torta, candeline, nastri e festoni. Era il 1861 quando lo "Stivale" cessava di essere una semplice penisola composta da sette diversi stati e diveniva un paese unico riunito sotto una stessa bandiera. Era il 17 marzo quando Vittorio Emanuele II veniva proclamato Re d’Italia “per grazia di Dio e volontà della nazione”. Ed oggi l'Italia si ferma per festeggiare. Tante le iniziative a Torino, Genova, Firenze, Napoli e tante altre città
Allo scoccare della mezzanotte a Roma, al cospetto dell’Altare della Patria, tantissima la gente che atteso l’inizio del 17 marzo per celebrare la ricorrenza e fare gli auguri all'Italia. Dopo aver cantato l'inno di Mameli, la conduttrice Manuela Arcuri ha dato la parola prima al ministro della difesa, Ignazio La Russa, fischiatissimo. Quindi è stato il turno del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha dato il benvenuto e ringraziato il pubblico presente per la Notte Tricolore. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha cercato una digressione sullo storico fatto nazionale, ricordando il sacrificio di molti connazionali per giungere all'obiettivo che oggi viene commemorato:
“Quest’impegno si nutre di un più forte senso dell’Italia e dell’essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione. Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese le ragioni di quell’unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud. Nel celebrare il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c’è da rinnovare nella società e nello Stato”.
Proprio in questi istanti si sta svolgendo la cerimonia nella quale Napolitano pone la Corona al Monumento al Milite Ignoto, onora la tomba di Vittorio Emanuele II di Savoia al Pantheon, apre al pubblico il Parco degli Eroi al Gianicolo, visita il Museo di Porta San Pancrazio, per poi prendere parte alla Santa Messa celebrata dal cardinal Bagnasco.