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Gli studenti sospesi a scuola diventano volontari della Caritas: succede a Parma

Un progetto di alternativa al provvedimento disciplinare attivato da diversi istituti di scuole superiori. È uno dei tanti progetti portati avanti dalla Caritas di Parma che ha presentato il bilancio sociale del 2018. “Grazie a un accordo con le scuole abbiamo recuperato dei ragazzi attraverso l’incontro con i poveri”, spiega Maria Cecilia Scaffardi, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Caritas Sant’Ilario.
A cura di Biagio Chiariello
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Gli studenti sospesi dalle scuole saranno inseriti a sostegno dei servizi di volontariato. È uno dei tanti progetti portati avanti dalla Caritas di Parma che ha presentato il bilancio sociale del 2018. Il numero più importante è quello riguardante i pasti distribuiti durante l’anno: 68.839. "I numeri non dicono tutto ma aiutano a capire il nostro lavoro a sostegno delle fragilità. Ascoltare, accogliere, accompagnare sono i verbi che si intrecciano e danno forma alle tante progettualità in atto non sempre rintracciabili nelle cifre economiche che presentiamo" ha detto introducendo l'incontro in via Turchi Maria Cecilia Scaffardi, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Caritas Sant'Ilario.

Le donazioni per la Caritas di Parma

Un gran successo reso possibile dai contributi economici di soggetti istituzionali e sostenitori vari. Si parte ovviamente dalla Diocesi (505mila euro grazie all'8 per mille); 130mila euro dalla Fondazione Cariparma; 160mila euro dalla Caritas Italiana; 156mila euro dal Comune di Parma; 195mila dalla Prefettura e 50mila euro di offerte anonime più altre voci per complessivi 1,4 milioni di euro. Ad oggi sono 180 volontari i che coadiuvano gli otto dipendenti della Caritas parmense.

Gli studenti sospesi a scuola diventano volontari

Significativo è il progetto di alternativa alla sospensione attivato da diversi istituti di scuole superiori. "Grazie a un accordo con le scuole – spiega Scaffardi – abbiamo recuperato dei ragazzi attraverso l'incontro con i poveri. E in questo modo i ragazzi sono diventati nostri partner". Danilo Amadei del cda di Fcsi: "Il bilancio sociale ci consente di seguire un cammino e di capire come funziona la nostra comunità, come evolve la comunità in cui operiamo. È uno strumento di trasparenza perché rendiconta come vengono spese le risorse, valutando la compatibilità economica con quella etica. Su tutto c'è la sussidiarietà che non è una delega, non è una supplenza ma una forma di collaborazione". L'assessora Laura Rossi ha rimarcato la forza del sistema di servizi che vede "Caritas e Comune agire fianco a fianco, dal servizio pronto cassa ai dormitori – quello maschile ha registrato 7.783 presenze – all'unità di strada".

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