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Gli studenti delle scuole di Genova spediranno i vecchi banchi ai bambini del Sudan

I banchi biposto delle scuole del Municipio VII di Genova che verranno dismessi e sostituiti con quelli acquistati dal commissario Arcuri non finiranno nella spazzatura ma avranno una “seconda vita” a decine di migliaia di chilometri di distanza, nel campo profughi di Mayo, in Sudan.
A cura di Davide Falcioni
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I banchi biposto delle scuole del Municipio VII di Genova che verranno dismessi e sostituiti con quelli acquistati dal commissario Arcuri non finiranno nella spazzatura ma avranno una "seconda vita" a decine di migliaia di chilometri di distanza, nel campo profughi di Mayo, in Sudan. Grazie all'associazione Music For Peace, infatti, gli arredi scolastici verranno spediti nel paese africano: "Nasciamo – spiega il presidente Stefano Rebora dell'Onlus – con il proposito di prendere in mano gli oggetti che non servono più alla nostra società e capire che altro lavoro possono fare. Quando ho letto dei milioni di banchi che sarebbero stati buttati mi son messo subito in contatto con il ministero dell’Istruzione e con le amministrazioni locali che sono proprietarie del materiale in aula. Con questa nostra proposta abbiamo offerto tre opportunità ai Comuni e alle scuole: fanno bella figura; eliminano le spese di smaltimento e non creano rifiuti”.

Claudio Chiarotti, presidente del settimo municipio di Genova, ha spiegato che in Sudan verrà spedita innanzitutto una prima tranche di 130 banchi. A garantire la destinazione del materiale nel campo profughi sarà Music For Peace: “Noi ci occuperemo della spedizione ma anche della distribuzione dei banchi. Lo facciamo sempre. L’obiettivo è distribuire personalmente tutto il materiale fino al destinatario finale, senza affidare nulla ad organizzazioni terze. L’associazione è quindi l’unica responsabile del materiale, dal momento in cui fa il suo ingresso nei magazzini fino a quando viene consegnato. Distribuire il materiale casa per casa, tenda per tenda, ospedale per ospedale ci consente di conoscere le vite e le esperienze delle popolazioni locali”.

Nel campo profughi di Mayo vivono 1,2 milioni di persone, in gran parte bambini che frequentano scuole senza banchi e per i quali averne rappresenta un vero e proprio sogno: “Chiaramente – specifica il numero uno di Music For Peace – faremo una cernita del materiale che arriverà. Non vogliamo spedire i nostri rifiuti in Sudan ma dare loro dei banchi che possano riutilizzare”. Gli arredi partiranno il 2 ottobre con una nave che salperà da Genova per arrivare a Port Sudan; il materiale verrà poi stoccato a Khartoum in un magazzino messo a disposizione dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo e infine destinato alle scuole di Mayo.

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