Gli rubano motorino, carabinieri lo ritrovano 23 anni dopo a 150 km di distanza
A quel motorino avuto in gioventù, quando aveva solo 23 anni, probabilmente non pensava più da tempo, così grande è stata la sorpresa quando i carabinieri lo hanno chiamato informandolo di aver ritrovato il mezzo 23 anni dopo e a 150 km di distanza. Protagonista della storia un vecchissimo Ciao Piaggio, rubato nel lontano 1998 in Campania, nel Salernitano, e ritrovato nei giorni scorsi in Puglia, nel Foggiano. Un ritrovamento inaspettato per il suo proprietario ma che per gli stessi carabinieri che ovviamente neanche lo cercavano più. La scoperta infatti è avvenuta per caso durante un normale controllo stradale dei carabinieri di Celenza Valfortore tra le strade del comune di Carlantino.
I militari dell’Arma hanno fermato un 50enne sul vecchio motorino scoprendo che non aveva con sé alcun documento di circolazione sostenendo che fosse solo una bici. La verità è emersa però quando i carabinieri hanno deciso di andare oltre controllando il numero di telaio che era rimasto intatto e scoprendo che risultava rubato 23 anni prima a Salerno. Alle forze dell’ordine non è rimasto altro da fare se non denunciare l’uomo su motorino e contattare il legittimo proprietario. Grande sorpresa per l’uomo, il 45enne Antonio Siniscalchi, quando è arrivata la telefonata dei carabinieri che lo hanno invitato. Nonostante la distanza, l’uomo però non ha rinunciato al mezzo e si è recato sul posto dove i militari gli hanno consegnato il motorino di gioventù dopo la rituale foto in caserma.
"È stato come tornare indietro nel tempo", ha commentato il quarantacinquenne, aggiungendo: “Il Piaggio funziona perfettamente, l'abbiamo provato, va ancora alla grande. L'ho trovato in ottimo stato. Penso che continuerò ad usarlo, oppure lo regalerò ai miei figli”. I carabinieri intanto stano proseguendo gli accertamenti per risalire ai possessori del Piaggio negli ultimi 23 anni, l’uomo fermato sul mezzo e denunciato per ricettazione ha raccontato di averlo avuto da altri.
