Giustizia troppo lenta, l’Italia maglia nera in Europa

Ormai da anni in Italia si parla di riforma della giustizia accusata da tutti di essere eccessivamente lenta, a lamentarsi dell’eccezionale durata dei processi tutti gli italiani che spesso si sono trovati a non riuscire a far valere le proprie ragioni, o ad avere giustizia dopo moltissimi anni proprio a causa del mal funzionamento del nostro sistema giudiziario. A confermare il cattivo funzionamento della giustizia italiana ci ha pensato oggi anche il Consiglio d’ Europa che ha pubblicato un rapporto in cui l’Italia figura in prima posizione per numero di sentenze della Corte di Strasburgo inapplicate.
La giustizia italiana peggiore anche di Turchia e Russia – Il fatto che la maggioranza delle sentenze della Corte europea per i diritti dell'uomo siano rimaste inapplicate nel nostro Paese è dovuto soprattutto alla lentezza dei procedimenti giudiziari che riguarda ben il 57% dei casi. In Italia nel 2011 su 10.689 sentenze sono rimaste inapplicate ben 2.522, numero che porta l’Italia in cima alla classifica e che fa diventare il nostro Paese un osservato speciale delle autorità europee. Un primato poco invidiabile in questa classifica tutt’altro che lusinghiera dove battiamo anche la Turchia e la Russia, che sono le uniche altre nazioni europee con più di 1000 sentenze inapplicate.
Aumentano i costi per i risarcimenti – Non è la prima volta che l’Italia è in testa alla classifica dei peggiori, ma ciò che fa più riflettere è che per le sue violazioni l’Italia nel 2011 ha dovuto pagare ai cittadini come risarcimento 2,5 milioni in più rispetto all’anno precedente. Ciò equivale a dire che la situazione non solo non è cambiata rispetto agli anni precedenti, ma è addirittura peggiorata portando l’Italia a dover pagare più di 8 milioni di euro, figurando in questo caso al terzo posto per numero di milioni sborsati.
L'Italia tra le peggiori anche nel pagamento dei risarcimenti – Dal rapporto del Consiglio d’Europa, inoltre, emerge un altro dato negativo per il nostro Paese, l'aumento del numero di casi in cui è stato pagato in ritardo il risarcimento, infatti, se nel 2010 erano 6, gli episodi nel 2011 sono diventati 23. In questo caso la negligenza dell’Italia è stata superata solo da quella della Turchia e della Russia. Da questo rapporto emerge chiaramente che il dibattito avviato dall’attuale Governo per una riforma della giustizia debba essere non solo veloce ma anche efficace per permettere all’Italia di migliorare anche in questo campo.