Giubileo si conclude, Papa chiude la Porta Santa: “Ma lasciamo aperta quella del perdono”

Dopo aver visto l'attraversamento di oltre ventidue milioni di fedeli dal dicembre dell'anno scorso, questa mattina i battenti della porta di bronzo del Consorti nella Basilica di San Pietro si sono chiusi definitivamente sancendo la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Quella di San Pietro, in Vaticano, era l'ultima Porta Santa rimasta aperta nel mondo per celebrare il Giubileo così fortemente voluto da Papa Francesco. È stato lo stesso Pontefice oggi, durante la rituale cerimonia, ad accostare le due porte di bronzo che lui aveva aperto l'8 dicembre scorso dando il via formalmente all'Anno santo dedicato alla Misericordia.
Si conclude così un Giubileo che, per volontà di Bergoglio, per la prima volta è stato celebrato in maniera davvero diffusa in migliaia di cattedrali in tutto il mondo. Una scelta dimostrata dal Pontefice con l'apertura anticipata dalla porta della cattedrale della martoriata Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, durante il suo viaggio apostolico il 29 novembre dell'anno scorso. Una conclusione solo formale, ha tenuto a sottolineare Papa Francesco ricordando che questo non implica la chiusura della porta della misericordia e del perdono.
"Anche se si chiude la Porta santa, rimane sempre spalancata per noi la vera porta della misericordia, che è il Cuore di Cristo" ha scandito infatti il Papa davanti ai circa 70mila fedeli arrivati in Piazza San Pietro per l'occasione, aggiungendo: "Dio è pronto a cancellare completamente e per sempre il peccato, perché la sua memoria non registra il male fatto e non tiene sempre conto dei torti subiti, come la nostra. Dio non ha memoria del peccato, ma di noi, di ciascuno di noi, suoi figli amati".
"Tanti pellegrini hanno varcato le Porte sante e fuori del fragore delle cronache hanno gustato la grande bontà del Signore. Ringraziamo per questo e ricordiamoci che siamo stati investiti di misericordia per rivestirci di sentimenti di misericordia, per diventare noi pure strumenti di misericordia. E proseguiamo questo nostro cammino, insieme", ha osservato il Papa durante la messa, al termine della quale ha firmato la sua lettera apostolica ‘Misericordia et misera', indirizzata a tutta la Chiesa, "per continuare a vivere la misericordia con la stessa intensità sperimentata durante l'intero Giubileo straordinario".