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Foggia: 4 arresti dopo la morte a 30 anni del body builder Giovanni

I quattro accusati nell’ambito del’inchiesta avviata dopo la denuncia del padre del giovane.
A cura di Antonio Palma
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Quatto misure di custodia cautelare agli arresti per altrettante persone accusate a vario titolo di violazione della normativa anti doping. Sono i provvedimenti restrittivi eseguiti questa mattina dagli agenti della Polizia di Stato e dai militari della Guardia di Finanza a seguito delle indagini avviate dopo la tragica morte di Giovanni Racano, il giovane bodybuilder foggiano deceduto a soli 30 anni  nell'aprile dell'anno scorso. Per gli arrestati sono scattati i domiciliari così come disposto dal Gip di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica.

In particolare ai quattro viene contestato il reato di commercio di farmaci attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico. L'indagine sul giro di farmaci illegali nel mondo del bodybuilding era stata avviata a seguito della denuncia presentata dal padre di Giovanni dopo che il figlio si era sentito male ed era stato ricoverato, in gravissime condizioni di salute, agli Ospedali Riuniti di Foggia. Le  indagini si erano concentrate sul preparatore atletico del giovane e su altre persone che gravitano nel mondo del bodybuilding e aveva portato anche al sequestro di 300 fiale di anabolizzanti nella palestra frequentata dal 30enne.

Nel frattempo purtroppo il 30enne non si è mai più ripreso dal malore. Le sue condizioni si sono aggravate col passare dei giorni, il ragazzo è entrato in coma ed è deceduto il 17 aprile 2016 all'ospedale San Paolo di Bari, dove era stato successivamente trasferito, dopo poco più di due settimane dal malore. Al momento del fatto il giovane si stava preparando per una gara di Body Building insieme ad un altro ragazzo, anche lui vittima di un malore ma poi riuscito a ristabilirsi.

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