Giallo a Marsala, uomo trovato morto in casa. Qualcuno ha lasciato fiori prima della scoperta corpo

Giallo a Marsala, in Sicilia, dove in una casa del centro storico ieri sera è stato trovato morto Nicolò Giovanni Piccione, un uomo di 50 anni che viveva da solo in un appartamento di Corso Gramsci in precarie condizioni sia economiche che di salute. Da giorni l'uomo era in isolamento a causa delle restrizioni imposte per contenere i contagi di coronavirus, e da un paio di settimane i suoi parenti non avevano più nessuna notizia di lui. L'uomo, infatti, non rispondeva al telefono da tempo.
Sono quindi stati proprio i parenti, preoccupati che gli fosse accaduto qualcosa, a chiedere l'intervento della polizia. Gli agenti hanno citofonato a casa sua ma non ottenendo nessuna risposta hanno allertato i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta. La scena che si è presentata davanti ai loro occhi è stata terribile: il corpo di Piccione giaceva sul letto in avanzato stato di decomposizione. Era deceduto da almeno venti giorni, probabilmente per cause naturali.
Il mistero dei mazzi di fiori sulla porta di casa di Nicolò Giovanni Piccione
Resta però un mistero da risolvere. Come spiega il quotidiano siciliano TP24, infatti, da giorni davanti alla porta di casa di Nicolò Giovanni Piccione qualcuno aveva lasciato un mazzo di fiori, qualcuno che evidentemente sapeva del decesso dell'uomo ma che – nonostante ciò – non ha mai dato l'allarme alle forze dell'ordine oppure ai sanitari del 118. Perché? La circostanza è stata confermata alla redazione siciliana da alcuni testimoni che hanno detto che sì, effettivamente davanti all'uscio di casa del cinquantenne da giorni qualcuno era andato a lasciare un mazzetto di fiori: un gesto di compassione ma, molto probabilmente, anche un modo per segnalare anonimamente la presenza di un cadavere nell'abitazione, come poi si è effettivamente rivelato.