Garlasco, quando la Cassazione deciderà sulla semilibertà di Alberto Stasi: cosa potrebbe cambiare

La Cassazione deciderà il primo luglio se confermare o meno la semilibertà ad Alberto Stasi dopo che la Procura generale ha fatto ricorso. O meglio, al centro del provvedimento della Suprema Corte non c'è la revoca della semilibertà, ma stabilire la "correttezza motivazionale" nel momento in cui la Pg ha contestato "alcuni criteri", in particolare rispetto all'intervista rilasciata da Stasi a Le Iene. Perché è proprio sull'ultima intervista concessa al programma tv in onda su Italia 1 che l'accusa si è sempre focalizzate per opporsi alla semilibertà di Stasi, unico condannato per l'omicidio di Chiara Poggi.
E su questo si era concentrata anche durante l'udienza al Tribunale di Sorveglianza di Milano che però aveva accolto la richiesta della difesa: la sostituta Pg Valeria Marino aveva sostenuto la tesi che l'intervista era stata rilasciata ossia durante un permesso familiare il cui uso è strettamente legato al trascorrere del tempo con la famiglia. Ora l'ultima parola spetta alla Cassazione: la decisione arriverà il primo luglio, mentre il detenuto continua la sua semilibertà.
Intanto a Fanpage.it l'avvocata di Alberto Stasi, Giada Bocellari, aveva tenuto a chiarire: "Si tratta dell'unica intervista che ha fatto a Le Iene. La Procura ha impugnato, siamo tranquilli, tutto è stato già ampiamente chiarito sia dal carcere che anche dal tribunale di sorveglianza". E già subito dopo l'udienza era intervenuto anche il Direttore della Casa Circondariale di Bollate, Giorgio Leggieri: "L'intervista che il detenuto ha rilasciato alla trasmissione Tv Le Iene, andata in onda il 30 marzo del 2025 è stata registrata durante il permesso premio in data 22 marzo 2025 e non si sono rilevate, pertanto, infrazione alle prescrizioni".
Cosa può fare ora Alberto Stasi in semilibertà? L'avvocata Bocellari a pochi giorni dal via libera della semilibertà aveva spiegato: "Non avrà più limiti rispetto ai percorsi. Si potrà muovere liberamente. Bisognerà capire con quali mezzi: sicuramente con i mezzi pubblici, ma se vorrà la macchina dovrà essere autorizzata. Avrà le prescrizioni classiche, come non portare armi e non parlare con pregiudicati". Stasi non può andare a Garlasco, ma intanto "lui non vuole andare là comunque".