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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, nuovo sopralluogo dei Ris nella villetta dove è morta Chiara Poggi: usati droni e scanner

Nuovo sopralluogo dei Ris con droni, laser e scanner a casa di Chiara Poggi, uccisa nell’estate del 2007 a Garlasco. Lo scopo sarebbe quello di ricostruire la traiettoria delle tracce di sangue trovate nella villetta dopo il delitto. Gli avvocati dei genitori di Chiara: “Hanno aperto le porte agli inquirenti come sempre fatto in passato”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nuovo sopralluogo dei Carabinieri dei Ris, incaricati dalla Procura di Pavia, nella villetta dei genitori di Chiara Poggi con laser, scanner e droni. Gli inquirenti vorrebbero riprodurre in 3D l'interno e l'esterno della casa dove nel 2007 fu uccisa la giovane per ricostruire la traiettoria delle tracce di sangue trovate nell'abitazione dopo il delitto e la dinamica dell'omicidio.

L'ispezione punta alla ricostruzione di tutte le stanze in 3D e, stando a quanto riferito da fonti informate a Fanpage.it, è stato effettuato con decreto di ispezione e notificato alle parti già da tempo. Nella villetta è presente anche l'avvocata di Andrea Sempio, Angela Taccia.

L'operazione arriva dopo la rivelazione da parte dei media dell'esistenza della cosiddetta "traccia 33", un'impronta palmare individuata già nel 2007 ma allora non attribuita a nessuno perché priva di creste. A distanza di 18 anni gli inquirenti ritengono che sia di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima oggi indagato con l'ipotesi di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l'allora fidanzato di Poggi e unico condannato.

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Va detto che l'impronta potrebbe essere precedente al delitto e che la sua esistenza possa essere stata messa in risalto dalla ninidrina, agente chimico che reagisce al sudore e che, tra le altre cose, è in grado di far emergere anche le impronte più vecchie.

Secondo la difesa di Sempio, l'impronta trova una spiegazione nella frequenza con la quale l'indagato visitava casa Poggi. Le scale sulle quali è stata trovata la traccia e dove nell'agosto del 2007 fu rinvenuto il corpo senza vita di Chiara conducevano a uno scantinato nel quale la famiglia conservava i giochi da tavolo con i quali Marco Poggi e l'amico erano soliti giocare. L'impronta sarebbe stata lasciata, secondo la difesa di Sempio, proprio mentre i due si recavano a prendere un gioco per trascorrere il pomeriggio.

"Anche questa mattina, come sempre avvenuto in passato, i genitori di Chiara hanno aperto le porte di casa agli inquirenti come era stato loro richiesto per le vie brevi. Sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il decreto di ispezione era stato subito reso disponibile alla stampa e non a loro in qualità di persone offese dal reato – hanno fatto sapere tramite una nota gli avvocati Tizzoni e Compagna che assistono i Poggi -. La Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa. Al momento non sappiamo quale sia lo scopo di queste verifiche ulteriori che sembrerebbero sovrapporti ad accertamenti già compiuti in sede peritale nel contraddittorio tra le parti nel procedimento a carico di Stasi".

"Mi dispiace vedere ancora una volta la via della famiglia Poggi affollata di giornalisti – ha affermato il sindaco di Garlasco, Simone Molinari – ma capisco che debbano fare il loro lavoro. Non bisogna però confondere la riservatezza dei cittadini con l'omertà. È inaccettabile che qualcuno scriva questo". "Nonostante tutto, l'immagine della città è inalterata" ha spiegato Molinari, che si è detto soddisfatto dalle presenze nel fine settimana.

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