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Garlasco, nuove accuse contro Stasi: comprò scarpe prima del delitto

Alberto Stasi, nelle settimane precedenti il delitto di Chiara Poggi a Garlasco, avrebbe acquistato con una carta di credito un paio di scarpe che non sarebbero tra quelle sequestrate dai carabinieri a casa sua. L’accusa ha sempre ipotizzato che l’indagato si sia disfatto delle scarpe che indossava durante il delitto.
A cura di Susanna Picone
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Prosegue il processo d’appello a Milano per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007. Sotto processo, per la seconda volta, c’è Alberto Stasi, che all’epoca dei fatti era il fidanzato della vittima e che è accusato di averla uccisa. In aula è emerso un nuovo elemento che riguarda l’indagato. Le calzature consegnate da Alberto Stasi ai carabinieri potrebbero essere diverse da quelle che il giovane indossava il giorno del delitto di Chiara Poggi. A possibile conferma di ciò, l’acquisto di un altro paio di scarpe avvenuto attraverso una carta di credito della quale sono stati ricostruiti i movimenti. Una carta di credito che, secondo l’accusa, è stata usata proprio da Alberto Stasi nelle settimane precedenti il delitto. Questo elemento sarebbe emerso – a scriverne è il Corriere della Sera – dopo mesi di indagini sul delitto di Chiara Poggi a Garlasco. In aula, nel corso delle prossime udienze, si saprà se gli accertamenti si fermano allo shopping oppure sono tali da poter ipotizzare un modello preciso di scarpe e di suole. Come ricostruisce il quotidiano, ogni particolare sulle scarpe indossate da Alberto Stasi è un tassello importante per la procura generale perché tra quelle del giovano non ce n’è mai stato un paio con la suola a pallini, come quelle indossate da colui che ha ucciso la ragazza a Garlasco.

Le scarpe di Alberto Stasi e la perizia sulla camminata

Secondo l’ipotesi dell’accusa Stasi si sarebbe disfatto delle scarpe che indossava quando avrebbe ucciso Chiara e che, quando ha chiamato il 118 per dare l’allarme, in realtà non sarebbe mai entrato nella villetta di Garlasco ma avrebbe soltanto inscenato il ritrovamento della fidanzata. La prossima udienza per il processo di Garlasco è fissata per il 20 ottobre, quando sono attese nuove richieste istruttorie dell’accusa e della parte civile. Al centro dell’ultima udienza c’è stata la perizia sulla cosiddetta camminata di Stasi: i legali dell’imputato hanno tentato di smontare le conclusioni degli accertamenti sulla camminata eseguiti dai docenti del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna secondo cui sarebbe pressoché impossibile che l’imputato abbia potuto evitare di calpestare il sangue quando, dopo il delitto, entrò nella villetta di Garlasco e trovò il corpo di Chiara. Secondo la tesi difensiva, al di là delle probabilità di calpestare il sangue sparso sul pavimento, non può esserci certezza sulla presenza o meno delle chiazze sulle suole perché le scarpe sono state consegnate da Stasi ai carabinieri 19 ore dopo la scoperta del cadavere.

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