Garlasco, la difesa di Stasi valuterà l’istanza di revisione della condanna: “Ma non sull’onda mediatica”

Domani giovedì 13 marzo Andrea Sempio, nuovamente indagato per il caso di Chiara Poggi, si sottoporrà a un test salivare nella caserma della scientifica dei carabinieri di Milano. I nuovi accertamenti nascono su iniziativa dell'avvocata Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi: avrebbe affidato a un laboratorio di genetica di fama internazionale, con sede all'estero, il compito di analizzare nuovamente i reperti biologici. Gli stessi reperti forse che già nel 2016 avevano scoperto tracce del cromosoma Y di Sempio e che poi il giudice avevano giudicato non sufficienti. Ma perché ora sono state rifatte queste analisi? Quale sarebbe l'obiettivo?
"Non chiederemo revisione su onda mediatica", precisa l'avvocato difensore di Alberto Stasi, Giada Bocellari. Precisando anche che "non abbiamo fretta di fare cose eclatanti, non si tratta ormai di tirare fuori qualcuno di galera, perché Alberto la pena l'ha già praticamente scontata". Ma l'obiettivo è questo: l'istanza di revisione "la faremo prima o poi", quando "avremo gli esiti della consulenza dei pm" di Pavia sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili ad Andrea Sempio, ma "ora attendiamo" le nuove indagini. Poi l'avvocata rivolgendosi ai giornalisti chiede che siano "garantisti con Sempio, cosa non fatta con Stasi".
Ora però è il tempo dell'attesa: "Noi attendiamo la prosecuzione dell'inchiesta, perché allo stato noi non abbiamo accesso agli atti dei pm di Pavia e attendiamo anche la consulenza della Procura, che ovviamente ci interessa". Dopo la notizia emersa ieri del nuovo filone di indagini su Sempio, Alberto Stasi avrebbe detto di aver piena "fiducia che sia fatta luce, fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara". Ma si arriverà veramente a una piena revisione del processo?
"Dopo la sentenza passata in giudicato della vicenda se ne sono occupati in totale una quarantina di magistrati, tutti sostenendo la piena responsabilità di Stasi", ha tenuto a precisate a l'Ansa, Gian Luigi Tizzoni, storico avvocato della famiglia Poggi. E ancora: "É il settimo tentativo di far cadere un giudicato ed è davvero raro, straordinario". Non resta ora "attendere gli esiti di questa ulteriore inchiesta".
Certo è che non è la prima volta che vengono fatti gli accertamenti sul materiale genetico di Sempio: "Già nel 2014 era stata fatta una consulenza sul materiale biologico rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi e il tema, però, era che era stato detto all'epoca che era degradato", spiega l'avvocata di Stasi. Le nuove indagini hanno portato a "una nuova lettura dei dati, dei tracciati, che è stata fatta nel 2025 con nuove tecniche scientifiche".
A Fanpage.it Rita, la madre di Chiara Poggi, ha dichiarato di aver appreso la notizia dal tg: "Quando io e mio marito abbiamo appreso dal tg della riapertura delle indagini sull'omicidio di nostra figlia, siamo rimasti senza parole". Sulla nuova indagine di Sempio, allora amico di loro figlio Marco, aggiunge: "Su di lui e sulla vicenda giudiziaria preferiamo non commentare, ci siamo sempre affidati alla giustizia e così faremo anche questa volta". Infine: "Non è possibile farsene una ragione, la ferita non potrà mai guarire, ma col tempo abbiamo cercato di trovare un nuovo equilibrio per sopravvivere".