Garlasco, cosa sappiamo del martello trovato nel canale e perché serve tempo per capire se è l’arma del delitto

Sono momenti decisivi sul caso di Garlasco. Cosa è stato trovato nel canale di Tromello nella giornata di ieri mercoledì 14 maggio passerà al vaglio degli inquirenti. A cominciare dal martello rinvenuto in fondo al piccolo torrente. Fonti di Fanpage.it hanno spiegato che nel canale sarebbero stati trovati oggetti "potenzialmente utili alle indagini". Ci potrebbe essere anche l'arma del delitto? Dopo 18 anni potrebbe essere analizzato e potrebbe svelare informazioni fondamentali al caso? Non si sa ancora nulla. Quindi partiamo dalle certezze.
Garlasco, ritrovato un martello nel canale: l'annuncio a Chi l'ha Visto
A svelare nella serata di ieri 14 maggio che i vigili del fuoco hanno trovato anche un martello è stato il programma tv Chi l'ha visto?. E subito si è parlato di svolta sul caso. Soprattutto per un motivo: in 18 anni diversi periti, quasi una decina, hanno sostenuto nelle loro perizie che Chiara Poggi è stata uccisa con un martello. Martello che in tutti questi anni non è mai stato trovato. Senza contare che è l'unico oggetto che i genitori della vittima hanno detto mancare da casa loro dopo il delitto (oltre ai due asciugamani che l'assassino avrebbe utilizzato per lavarsi dal sangue). Quindi quando ieri è stato comunicato che tra gli oggetti rinvenuti – oltre la parte di una poltrona, una forbice da sarto e altri oggetti metallici – c'era anche un martello l'attenzione è stata massima. Ora però ci vorrà un abisso di accertamenti e verifiche prima che investigatori e inquirenti saranno in grado di dire se quel martello è o non è l'arma del delitto di Garlasco. Bisognerà attendere.
Ma c'è di più: quali analisi saranno possibili fare sul martello trovato? Secondo fonti di Fanpage.it, se un oggetto – come appunto il martello – è stato in acqua per 18 anni sarà impossibile trovare tracce né di dna né di sangue. Sarà possibile solo accertarsi se l'oggetto ha subito eventualmente delle modifiche dopo aver colpito il cranio di Chiara Poggi.
Perché si indaga sul canale vicino Garlasco: la testimonianza su Stefania Cappa
Ora facciamo un passo indietro. Come si è arrivati ad analizzare quei 300 metri di canale a Tromello? La trasmissione Mediaset Le Iene avrebbe riportato la testimonianza di un uomo che avrebbe raccontato di avere visto la cugina di Chiara Poggi, Stefania Cappa (mai indagata), gettare un oggetto metallico pesante all’interno del canale, dove a pochi metri c'è la casa della nonna delle sorelle Cappa. Un altro testimone avrebbe parlato di un attizzatoio da camino. Ecco quindi scattare le ricerche in quel punto. E infine il ritrovamento del martello.
L’avvocato dei genitori di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni a Fanpage.it aveva spiegato che "in anni e anni di processi in cui sono stati sentiti diversi periti, almeno una decina di medici legali. Tutti, tranne uno, hanno detto che l'arma è un martello e non lo hanno detto leggendo i fondi del caffè. È il risultato di ore e ore di esami".
E ancora: "La vittima aveva una lesione a forma quadrata nella parte posteriore del cranio e aveva dei tagli vicino alle sopracciglia. Tutti hanno detto che si trattava di un oggetto a doppio uso tagliente e battente. Quindi un martello. Poi si era discusso se martello da carpentiere o da muratore, con delle leggerissime differenze. Si tratta di un martello. Inoltre a casa Poggi manca un solo oggetto, un martello appunto". Ora non resta che aspettare conferme o smentite.