G8, manifestante vittima del pestaggio nella Diaz risarcito con 15mila euro

La seconda sezione civile del Tribunale di Genova ha stabilito un risarcimento di 15500 euro per un manifestante pestato ed arrestato durante il G8 di Genova del 2001. La richiesta di risarcimento era stata avanzata da un manifestante tedesco che all’epoca fu pestato a sangue durante il blitz nella scuola Diaz e arrestato. L’avvocato dell’uomo, che non si era costituito come parte civile nel processo penale, aveva chiesto un risarcimento di oltre 200 mila euro. Il giudice però ne ha concessi molti di meno, circa 12mila per il danno biologico e altri 3500  per calunnia e ingiusta detenzione. Nel dettaglio ha stabilito poco più di  4mila euro per il danno biologico, cioè per le lesioni provocate dalle percorse che costarono all’uomo 25 giorni di prognosi e un danno permanente. Questa somma è triplicata per il danno morale, cioè le vessazioni e gli insulti subiti sia durante il pestaggio, sia all’ospedale sia successivamente nel carcere. Infine il Tribunale ha aggiunto 3.500 euro per l’ingiusta detenzione conseguente ai falsi e alle calunnie da parte della Polizia, per le quali ci sono state condanne passate in giudicato.

Sentenza che lascia perplessi –  Questa prima sentenza civile per i fatti avvenuti a Genova nel 2001 però ha lasciato  molto perplesse le vittime perché soprattutto i 3500 euro sono considerati un risarcimento irrisorio a fronte di quanto subito. Intanto dopo la sentenza penale sono numerose le richieste di risarcimento che stanno arrivando al Tribunale di Genova: oltre 90 le vittime della Diaz e circa 150 per i fatti di Bolzaneto. Le vittime della Diaz che si erano costituite parte civile nel processo penale contro i poliziotti hanno una provvisionale di 5 mila euro, con il resto da liquidarsi in un separato giudizio civile.