97 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Funivia Stresa Mottarone, si indaga su due incidenti ad Alpyland: impianto gestito da Luigi Nerini

Nel mirino della Procura di Verbania ci sono anche altri due incidenti avvenuti nel 2017 e nel 2019 ad Alpyland, la pista di bob su rotaia in vetta al monte Mottarone la cui gestione è riconducibile a Luigi Nerini, uno degli indagati per il dramma della funivia in cui hanno perso la vita – domenica 23 maggio – 14 persone.
A cura di Davide Falcioni
97 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Non c'è solo la tragedia sulla funivia Stresa – Mottarone che domenica 23 maggio ha visto la morte di 14 persone: nel mirino della Procura di Verbania infatti ci sono infatti anche altri due incidenti avvenuti nel 2017 e nel 2019 ad Alpyland, la pista di bob su rotaia in vetta al monte piemontese la cui gestione è riconducibile a Luigi Nerini, uno degli indagati per il dramma della funivia. In particolare gli incidenti sui quali gli inquirenti vogliono fare piena luce si sono verificati due e quattro anni fa ed hanno provocato il ferimento di un dipendente e di un passeggero: per entrambi i casi il reato ipotizzato è quello di lesioni colpose. La circostanza è menzionata nella richiesta di custodia cautelare in carcere per il patron della Ferrovie Mottarone spa – società che gestiva la cabinovia su cui hanno trovato la morte 14 persone – negata il 29 maggio dalla gip Donatella Banci Buonamici. Gli incidenti ad Alpyland sono citati dalla procuratrice Olimpia Bossi e dalla pm Laura Carrera come emblematici dell’"insofferenza" di Nerini "ad uno scrupoloso rispetto delle misure di sicurezza volte a tutelare l’incolumità degli utenti di tale genere di impianti".

Nel frattempo Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone ora ai domiciliari per la tragedia di domenica 23 maggio, ha dichiarato al suo avvocato Marcello Perillo di non aver "mai utilizzato i forchettoni per bloccare i freni con la gente in cabina prima di quest’anno". La confidenza di Tadini arriva a due giorni dalla pubblicazione di video girato da un appassionato svizzero nel 2014 proprio sulla linea Stresa – Mottarone e  pubblicato dall'emittente televisiva tedesca Zdf. Il filmato è stato anche inviato alla procura di Verbania. Da quel video sembra che i "forchettoni" fossero in uso già nel 2014, ma questa tesi è stata categoricamente smentita dal capo servizio. Intanto proseguono le indagini sulla tragedia di domenica scorsa. Dopo aver partecipato alle celebrazioni della Festa della Repubblica ieri la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi ha esaminato alcune testimonianze, tra le quali quelle di alcuni dipendenti della società Ferrovie del Mottarone. La pm ha ancora 5 giorni, se deciderà di farlo, per depositare il ricorso al tribunale del Riesame contro la decisione del gip di assegnare gli arresti domiciliari solo a Gabriele Tadini.

97 CONDIVISIONI
131 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views