Francesca Ercolini trovata morta in casa, il corpo della giudice resta a Roma: nuovi esami, si cercano lesioni

Saranno svolti nuovi esami sul corpo della giudice Francesca Ercolini, la 51enne molisana trovata morta il 26 dicembre 2022 nella sua casa di Pesaro.
Dopo la nuova autopsia, effettuata sabato 21 giugno al policlinico Umberto I a Roma dal medico legale Vittorio Fineschi, verranno eseguiti altri accertamenti.
Stando a quanto si apprende da fonti mediche, quindi, la salma per il momento non verrà restituita alla famiglia: non tornerà al cimitero di Riccia, in provincia di Campobasso, dove era stata sepolta, e resterà a disposizione della magistratura.
Le indagini, archiviate in un primo momento come suicidio, sono state recentemente riaperte dalla Procura dell'Aquila che ha disposto la riesumazione del corpo, avvenuta dieci giorni fa in Molise. Il cadavere è stato successivamente trasferito a Roma.
Tra gli esami disposti dal giudice, c'è anche una tac per accertare se vi siano lesioni e nel caso vi fossero di che natura queste siano e cose le abbia provocate. Per avere le prime risposte bisognerà attendere l'autunno.
Nel frattempo, sempre su disposizione della Procuratore Alberto Sgambati, gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) dovranno ricostruire la scena del ritrovamento del corpo.
Un accertamento anche questo che suggerisce di tenere il corpo di Francesca Ercolini ancora nella capitale, a disposizione degli investigatori.
Nella nuova inchiesta ci sono sei indagati, tra questi il marito della giudice, l'avvocato Lorenzo Ruggeri, 56 anni, e il medico legale che eseguì la prima autopsia sul cadavere della 51enne.
Le ipotesi di reato, a vario titolo, vanno dal depistaggio alla falsità ideologica fino alla violazione del segreto istruttorio.
Alla base delle nuove indagini c'è la tenacia della madre della giudice, Carmela Fusco, sorella della politica molisana Angiolina Fusco Perrella (scomparsa nel 2021). Da sempre è convinta che la figlia non si sia tolta la vita.