Foggia, agguato in strada: ferito boss mafioso, colpito anche il nipote di 4 anni

Far west a Foggia, dove il boss Roberto Sinesi è stato ferito in pieno giorno da colpi di pistola e mitraglietta. Coinvolto nell'agguato anche il nipotino di 4 anni, che viaggiava in auto con lui. I fatti sono avvenuti nel pomeriggio nel quartiere periferico della città, a Candelaro: obiettivo dei sicari era Roberto Sinesi, 54 anni, considerato un esponente di spicco della Società foggiana, la mafia che opera nel nord della Puglia, e a capo dell'omonima batteria. Il boss è rimasto ferito mentre viaggiava a bordo della sua Fiat 500L, colpita da una raffica di proiettili (i carabinieri hanno recuperato oltre 20 bossoli di mitraglietta e pistola calibro 9×21). Alla guida della vettura, secondo quanto ricostruito, vi era la figlia di Sinesi, mentre l'uomo era seduto al lato passeggero con il nipotino in braccio. Il boss è stato ferito a una spalla e al torace ed è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Foggia. Operato, non rischierebbe la vita. Anche il nipotino dell'uomo è stato colpito di striscio a una spalla, mentre la figlia è rimasta illesa.
Roberto Sinesi era stato coinvolto pochi mesi fa in un'operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari volta a catturare i responsabili del cosiddetto ‘racket del pomodoro': era accusato, in concorso con altre persone gravitanti la batteria dei Sinesi-Francavilla, del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'agguato di oggi potrebbe inserirsi pienamente nella guerra tra clan foggiani che si contendono il controllo di importanti fette del mercato dei prodotti ortofrutticoli del territorio.