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Turista violentata in centro a Firenze, i testimoni: “Si accanivano su di lei, grazie a un ragazzo sono scappati”

A Firenze una turista panamense di 35 anni è stata violentata in piazza San Pancrazio. Un ex cameriere ha dato l’allarme e permesso alla polizia di arrestare due uomini, un egiziano e un marocchino.
A cura di Davide Falcioni
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Un nuovo episodio di violenza sessuale scuote Firenze. Nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 novembre, una turista panamense di 35 anni è stata violentata in piazza San Pancrazio, a pochi passi da Santa Maria Novella. L’aggressione si è consumata nel cuore della città, mentre la zona era quasi deserta. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti, tra cui un giovane che, secondo le ricostruzioni, è stato determinante nel far intervenire i soccorsi.

L’allarme è scattato intorno alle 4 del mattino. Le volanti della polizia, allertate dal 112, sono arrivate rapidamente sul posto. Gli agenti hanno individuato due uomini che tentavano di fuggire. Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e condotti al carcere di Sollicciano, in attesa dell’udienza di convalida. La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale di Careggi, dove è stata attivata la procedura del "codice rosa".

Il coraggio di un ex cameriere

Secondo quanto riportato da testimoni locali, a interrompere la violenza è stato un giovane ex cameriere che si trovava a passare in piazza San Pancrazio. "Ha visto i due accanirsi contro la ragazza – ha raccontato a La Nazione un commerciante della zona – ha cercato di intervenire e poi ha subito chiamato le forze dell’ordine". L’uomo racconta che il ragazzo, visibilmente scosso, "era molto provato, ma grazie al suo intervento i due si sono fermati e sono scappati". La sua prontezza di riflessi ha permesso di mettere in moto la catena dei soccorsi, consentendo agli agenti di rintracciare i presunti aggressori a poca distanza dal luogo del fatto.

Le reazioni istituzionali

La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha condannato con fermezza l’accaduto: "Quanto accaduto la notte scorsa in piazza San Pancrazio a Firenze è un fatto gravissimo. Voglio esprimere la mia personale solidarietà e quella dell'amministrazione alla vittima… È importante che sappia di non essere sola, che ci sono persone e servizi pronti ad aiutarla e a starle accanto".

Funaro ha poi ribadito la necessità di un impegno concreto contro la violenza di genere e ha ringraziato "la questura per il pronto intervento e il cittadino che ha fatto scattare l’allarme". L’assessore alla sicurezza, Andrea Giorgio, ha invece puntato l’attenzione sul tema del controllo del territorio: "La città di notte ha troppe poche pattuglie di forze dell'ordine… abbiamo bisogno di maggiori presìdi per garantire sicurezza ai cittadini che vivono Firenze".

Le parole di Salvini e Furfaro

Il caso ha immediatamente acceso anche il dibattito politico. Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato su X: "Firenze, un altro orrore, un altro stupro ai danni di una donna. Basta! Quasi la metà dei denunciati per reati sessuali in Italia è di nazionalità straniera… Avanti senza altri dubbi con la proposta della Lega che, come già in altri Paesi, prevede la castrazione chimica per bloccare stupratori e pedofili, di qualunque nazionalità siano".

Alle parole del capo del Carroccio ha replicato Marco Furfaro, deputato toscano e membro della segreteria nazionale del PD. "Ancora una volta Salvini trasforma una tragedia in propaganda, speculando sulla violenza sessuale accaduta a Firenze. Il governo ha il dovere di garantire sicurezza reale, non spot elettorali. Mandino più agenti nelle strade, garantiscano organici, mezzi e forze dell’ordine in ogni città, invece di inventarsi ogni volta proposte ridicole e inapplicabili. La sicurezza si costruisce con la presenza dello Stato, con la certezza della pena e con la prevenzione, non con slogan che servono solo a nascondere l'incapacità di chi governa. Pretendiamo un governo che prevenga le violenze sessuali, non che passi il tempo a commentarle mentre lascia i sindaci soli, in trincea".

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