Fincantieri, Passera non placa gli animi e Genova va verso lo sciopero generale (VIDEO)

All’indomani dell’incontro con il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera la protesta degli operai degli stabilimenti Fincantieri non accenna a diminuire. La scorsa settimana avevano chiesto di parlare con il Ministro ed erano arrivati a invadere l’aeroporto di Genova per rendere chiaro il loro disagio ed ora che l’incontro è avvenuto nessuno appare ancora soddisfatto.
La Fiom aveva già detto ieri che l’incontro non aveva cambiato le prospettive dei lavoratori di Sestri Ponente per cui sarebbe stato organizzato l’ennesimo sciopero. Oggi sono scesi in piazza, a Genova, le tute blu dello stabilimento di Sestri Ponente, poi la Fiom ha proclamato otto ore di sciopero generale per il mese di gennaio “da effettuarsi con modalità che verranno decise dal Coordinamento nazionale Fincantieri convocato per lunedì 16 gennaio a Roma”.
Oggi Genova ha vissuto comunque una giornata di tensione: gli operai hanno prima bloccato il casello dell’aeroporto e poi, in corteo, si sono spostati a Cornigliano dove hanno bloccato la strada per altro tempo. In autostrada i lavoratori sono stati raggiunti anche dal sindaco Marta Vincenzi che ha dichiarato che proverà a chiedere al ministro “di riaprire la vertenza”.
Ieri sera è stata una doccia fredda, non si può prendere in giro una città in questo modo. Il modo con cui ieri il Governo ha affrontato la questione dimostra che non ha capito la drammaticità della situazione.
“O la situazione cambia e ai lavoratori vengono date garanzie occupazionali serie o non consegneremo la nave all’armatore”, il monito di Giulio Troccoli, Rsu Fiom Cgil del cantiere, che ha sottolineato il fatto che l’ultima protesta degli operai potrà mettere a rischio la consegna della nave Oceania prevista per marzo. Rispetto al piano attuale quando l’Oceania sarà consegnata all’armatore arriverà la cassa integrazione per tutti i lavoratori di Sestri.
La protesta degli operai di Fincantieri continua anche a Palermo
A Palermo, dove il piano aziendale prevede il licenziamento di 140 persone, la protesta è arrivata dinanzi alla Prefettura. Le tute blu, in sciopero da più di una settimana, scendendo di nuovo in strada hanno creato disagi bloccando il traffico automobilistico.