Fidanzati uccisi: Ruotolo resta in carcere, libera la fidanzata

Il Tribunale del Riesame di Trieste ha rigettato l'istanza di scarcerazione di Giosuè Ruotolo, il militare campano ventiseienne accusato del duplice omicidio dei fidanzati di Pordenone Trifone Ragone e Teresa Costanza. I giudici hanno preso la loro decisione di confermare il carcere per Ruotolo dopo circa tre ore di camera di consiglio, in cui erano entrati dopo un'udienza dibattimentale che si era protratta per quasi dodici ore. È stata invece accolta l'istanza presentata dalla fidanzata di Ruotolo, Rosaria Patrone, che si trovava ai domiciliari nella propria abitazione di Somma Vesuviana (Napoli) con l'accusa di favoreggiamento e che è tornata ora in libertà. Giosuè Ruotolo è indagato per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione ed è detenuto a Belluno.
Avvocato Ruotolo: “Dimostreremo sua estraneità”
L’avvocato di Ruotolo Roberto Rigoni Stern ha commentato la decisione del Riesame affermando di ritenere non ci fossero i presupposti per le esigenze cautelari, ma ha detto di prendere atto della sentenza e di aspettare le motivazioni. “Come dimostra la posizione della fidanzata Rosaria Patrone – ha aggiunto il legale – che in origine era indagata per reati connessi all'omicidio volontario e ora è stata rimessa in totale libertà, la situazione è fluida e riteniamo che ci siano tutti i presupposti per dimostrare l'estraneità del mio assistito. Penso che i giudici non se la siano sentita di sovvertire in questa fase un enorme impianto accusatorio che poggia sul lavoro investigativo di un anno, preferendo demandare al Tribunale di entrare nel merito. Siamo persuasi che in quella sede le nostre argomentazioni, che abbiamo espresso oggi per la prima volta, dopo aver finalmente avuto accesso agli atti, avranno la meglio”.
Le ultime notizie sull’omicidio di Pordenone
Il giallo dei due fidanzati uccisi un anno fa a Pordenone è arrivato a una svolta lo scorso marzo, con l’arresto di Giosuè Ruotolo, ex collega e coinquilino di Trifone Ragone. Per i pm che hanno chiesto l'arresto, Ruotolo da tempo covava il desiderio di vendetta nei confronti del commilitone dopo un diverbio. Sul caso della coppia di Pordenone ci sono però ancora molti punti oscuri da chiarire. Nelle ultime ore sarebbe spuntata ad esempio un’altra persona forse coinvolta nel duplice delitto. Secondo alcuni documenti rivelati dal settimanale “Giallo”, gli inquirenti avrebbero stralciato la posizione di un'altra persona “per ulteriori attività di indagine”.