Fidanzati uccisi a Pordenone, nell’indagine su Ruotolo spunta una terza persona

È una giornata decisiva oggi per Giosuè Ruotolo, il ragazzo in carcere con l'accusa di essere l'autore dell'omicidio dei due fidanzati di Pordenone, Trifone Ragone e Teresa Costanza. Il principale indagato per il duplice delitto, infatti attende di sapere quale sarà la decisione del Tribunale del Riesame di Trieste sulla richiesta di arresti domiciliari. Secondo il suo legale, l'avvocato Roberto Rigoni Stern, vi sarebbero i presupposti per la revoca della misura cautelare con effetto immediato, mentre è di parere opposto il legale del fratello di Trifone. "A carico dell’indagato sussistono non solo un quadro indiziario gravissimo, ma anche specifiche e evidenti esigenze cautelari che impongono il mantenimento della custodia in carcere al fine di scongiurare il reale pericolo che il medesimo compia reati della stessa indole o continui a depistare le indagini unitamente ai suoi fiancheggiatori" sostiene infatti l’avvocato Nicodemo Gentile che chiede inoltre "di procedere con giudizio immediato, così come successo in molti altri casi, sussistendo, tra l’altro, un movente granitico e l’alibi"
In attesa di sapere cosa deciderà il tribunale su Ruotolo e la fidanzata Rosaria Patrone, indagata per favoreggiamento, emergono nuovi particolari dalle indagini sui rapporti tra i due commilitoni. Giosuè Ruotolo, che aspetta di sapere se deve restare o meno in carcere in attesa del processo, infatti secondo gli inquirenti avrebbe orchestrato l'uccisione di Trifone Ragone e della fidanzata dopo un alterco avvenuto in caserma davanti agli altri militari e finito poi a botte. A confermare la lite tra i due sarebbero stati anche i commilitoni presenti quel giorno in caserma rivelando la reazione di Ruotolo dopo essere stato picchiato da Ragone. "Gliela faccio pagare" avrebbe infatti affermato Ruotolo, come hanno riferito i militari davanti ai magistrati.
Il mistero della terza persona
Sul caso dei due fidanzati di Pordenone uccisi il 17 marzo 2015 di fronte al palasport però ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire. In particolare, secondo quanto riferisce il settimanale "Giallo", ci sarebbe un’altra persona coinvolta nel duplice delitto. Secondo i documenti rivelati dal settimanale, gli inquirenti infatti avrebbero stralciato la posizione di un'altra persona "per ulteriori attività di indagine". Su chi sia il nuovo soggetto resta un mistero ma lo stesso giornale ipotizza possa trattarsi della stessa persona ritratta nella foto fatta vedere a Ruotolo nell'interrogatorio per sapere se era un suo conoscente. Ruotolo dal suo canto ha semnpre negato di conoscerlo o di averlo visto. Il fascicolo è stato secretato fino alla chiusura delle indagini preliminari, ma è probabile che il nuovo filone di indagine si riferisca a come Ruotolo sia entrato in possesso dell'arma usata per uccidere Trifone Ragone e Teresa Costanza.