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Fidanzati uccisi a Pordenone, il caricatore trovato è compatibile con l’arma del killer

Nuovi passi avanti da parte degli inquirenti nel caso del duplice omicidio di Trifone e Teresa. L’arma da fuoco utilizzata è una 7.65 costruita a cavallo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale.
A cura di Biagio Chiariello
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Non è proprio una svolta, visto che nei giorni scorsi già se ne era parlato, ma è un’importante conferma quella che arriva dalla perizia, affidata ai Ris di Parma e depositata in Procura, in merito al caso del delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Quel caricatore, trovato dai sommozzatori pochi giorni fa nel lago del parco di San Valentino a Pordenone, è compatibile con l'arma usata dal killer per uccidere la giovane coppia di fidanzati. E’ bene dire che la conferma della compatibilità non aggiungerebbe ulteriori elementi immediatamente utili all’indagine, poiché per la comparazione dei bossoli trovati nella macchina dei due ragazzi ammazzati, servirebbero altre parti dell’arma da fuoco utilizzata dall’assassino, una pistola 7.65. Un modello fuori catalogo da parecchi decenni. Pare addirittura che la data di fabbricazione risalga al periodo fra le due guerre mondiali, fra gli anni Venti e gli anni Quaranta del secolo scorso. Un elemento non di poco conto, visto che permetterebbe di restringere la rosa di possibili armi utilizzati dal killer, come già evidenziato dalla perizia.

Per l’omicidio di Trifone e Teresa, trucidati a colpi di pistola all'uscita dalla palestra di Pordenone, martedì 17 marzo, al momento non c’è nessun indagato, ma questo non significa che non vi siano sospettati. Ovviamente c’è massimo riserbo da parte della Procura sui dettagli che ha portati gli inquirenti sulle sponde del lago di San Valentino, dove era stato ritrovato il caricatore. Lunedì il maggiore Salvino Macli, alla guida del Reparto operativo e il capitano Pierluigi Grosseto, al timone del Nucleo investigativo, hanno accompagnato i pm Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro in un sopralluogo al parco e nei suoi dintorni per guardare più da vicino i luoghi e tracciare il percorso del presunto killer. E’ probabile che nei prossimi giorni verranno comunicati ulteriori dettagli sulla vicenda.

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