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Femminicidio-suicidio a Pisa, Samantha Del Gratta uccisa con tre colpi alla testa: “Ha tentato di fuggire”

Samantha Del Gratta, la 45enne uccisa a Pisa dal compagno, Alessandro Gazzoli, che si è poi tolto la vita, è stata raggiunta da tre proiettili alla testa e nella parte superiore del corpo. Lo ha stabilito l’autopsia sui cadaveri delle due vittime. La donna sarebbe stata raggiunta dai colpi mentre era in movimento, un dettaglio che fa pensare che la vittima abbia cercato di fuggire.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Samantha Del Gratta, la 45enne uccisa pochi giorni fa a Pisa dal compagno, Alessandro Gazzoli, che si è poi tolto la vita, è stata raggiunta da tre proiettili alla testa e nella parte superiore del corpo.

Lo ha stabilito l'autopsia eseguita ieri, giovedì 24 luglio, sui cadaveri delle due vittime. Stando a quanto si è appreso, nella camera da letto è stato repertato anche un quinto proiettile oltre a quello che Gazzoli si è sparato in testa per suicidarsi, ma non è chiaro se sia un bossolo di un colpo andato a vuoto contro la donna o se si trovasse appoggiato su qualche mobile.

Un'altra indicazione emersa dall'esame medico legale è che la donna sarebbe stata raggiunta dai colpi mentre era in movimento, un dettaglio che fa ritenere agli inquirenti che la vittima abbia cercato di fuggire.

Ancora da chiarire i motivi che hanno spinto Gazzoli a compiere il gesto. Le indagini proseguono per ricostruire le ultime ore prima della tragedia. Neri giorni scorsi sono emersi particolari sulla gelosia del 50enne nei confronti della compagna.

Secondo quanto raccontato dalla madre, la donna era esasperata e si era convinta a lasciarlo, dopo aver sopportato per tanti anni i suoi comportamenti, per il bene dei due figli della coppia, uno di 20 e l'altro di 17 anni.

"Ha le visioni, controlla se qualcuno entra in casa. È geloso, ossessivo, sospetta di tutto. Sono stanca, non ce la faccio più, ora basta", avrebbe raccontato proprio alla madre il giorno prima di morire, durante uno sfogo in cui descriveva l'atteggiamento del compagno.

Dopo aver ucciso la compagna e prima di togliersi la vita, l'uomo ha fatto un telefonata al 112 in cui ha detto di aver sparato alla compagna e di essere intenzionato a togliersi la vita, ma di non voler far vedere la scena ai figli, e ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

Il 50enne ha aggiunto di aver lasciato il fatto di aver lasciato le chiavi attaccate alla porta d’ingresso. L'operatrice del numero unico per le emergenze ha cercato di dissuaderlo. Ma quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato i corpi nella camera da letto della casa dove abitava la coppia.

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