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Femminicidio a Palermo, strangola la moglie e chiama la polizia: “L’ho uccisa”

Il 54enne Moncef Naili, un cittadino di origini tunisine che vive da diversi anni a Palermo, ha ucciso la moglie, la 53enne Elvira Bruno, nell’abitazione di famiglia del quartiere Zisa del capoluogo siciliano. Sarebbe stato proprio lui a chiamare la polizia dopo il delitto e a confessare subito quanto aveva commesso.
A cura di Antonio Palma
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Ha aggredito e ucciso brutalmente la moglie in casa, poi subito dopo ha chiamato la polizia confessando tutto. È l'ennesimo caso di femminicidio andato in scena nelle scorse ore a Palermo. La vittima è una donna di 53 anni, Elvira Bruno, uccisa nell'abitazione di famiglia dal marito , il 54enne Moncef Naili, un cittadino di origini tunisine che vive da diversi anni a Palermo dove di professione fa il cuoco. Dalle prime ricostruzioni sarebbe stato proprio lui a chiamare la polizia dopo il delitto e a confessare subito quanto aveva commesso. La tragedia si è consumata nella mattinata di mercoledì, intorno alle 11, nell'abitazione della coppia, in via Antonino Pecoraro Lombardo, nel quartiere Zisa del capoluogo siciliano, non lontano dalla stazione Notarbartolo. Dalle prime informazioni, vittima e assassino, sposati in seconde nozze e conviventi da tempo, hanno anche due figlie.

Sul luogo dell'accaduto sono subito accorse le pattuglie della polizia di stato e i soccorsi medici del 118 ma per la donna ormai non c'era più nulla da fare. La cinquantatreenne sarebbe stata strangolata dal marito fino alla morte. All'arrivo belgi agenti, l'uomo era ancora in casa ed ha confessato tutto. Il 54enne quindi è stato posto in stato di fermo e condotto negli uffici della Questura di Palermo dove si trova attualmente per essere interrogato dagli inquirenti. Le indagini sul caso sono state affidate agli investigatori della squadra mobile palermitana che in questo momento, insieme al medico legale e i colleghi della polizia scientifica, stanno compiendo i rilievi del caso nell'appartamento dove è avvenuto l'omicidio. Sul posto anche il pubblico ministero di turno che ha già disposto il sequestro dell’abitazione e probabilmente nelle prossime ore darà anche mandato per l'autopsia sul copro della vittima.

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