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Fatima precipitata a Torino, gli inquirenti: “Non è incidente, patrigno ha agito nonostante i rischi”

Secondo gli inquirenti, il 32enne accusato della morte della piccola Fatima precipitata dal quarto piano a Torino avrebbe agito in “maniera irresponsabile nonostante l’evidente pericolo”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La morte della piccola Fatima non sarebbe riconducibile a un gioco finito male, ma a un "grave comportamento tenuto dal 32enne Azhar Mohssine". Secondo le autorità, infatti, la morte della bimba di 3 anni precipitata dal quarto piano di un palazzo in via Milano, a Torino, è da attribuirsi alla "condotta irresponsabile" del compagno della madre attualmente accusato di omicidio colposo. Il 32enne infatti non avrebbe valutato il rischio del gioco su un balcone largo meno di 80 centimetri e a 18 metri di altezza. Il 32enne inoltre aveva fatto uso di alcolici e di droghe. L'azione della quale si è reso responsabile, dunque, poteva uccidere.

Secondo i primi accertamenti condotti sul cadavere della piccola Fatima, la bimba sarebbe caduta dal balcone seguendo una parabola. Questo implicherebbe l'uso di una certa forza da parte di Mohssine nel lanciarla in aria. Resta da valutare l'omicidio volontario con dolo eventuale, capo d'accusa sulla quale sta indagando la Procura nonostante la decisione del giudice di riqualificare il reato in omicidio colposo. In attesa di ulteriori accertamenti sulla parabola della caduta dal quarto piano volti a confermare o smentire un'azione volontaria da parte del 32enne, si raccolgono le testimonianze sull'accaduto. Sono state sentite circa 12 persone in tutto. La madre della bimba e i tre uomini presenti a casa di Mohssine la sera della tragedia avrebbero fornito versioni diverse della storia. In un primo momento la donna aveva detto di non aver visto nulla, di aver udito solo le urla della bambina e di essersi affacciata vedendola cadere. In un secondo resoconto, ha affermato di essere stata anche lei nell'appartamento di Mohssine quella sera e di aver litigato con lui poco prima che la bimba cadesse dal balcone. "Lui ha presa e l'ha gettata giù apposta" ha riferito la donna. Anche Mohssine aveva dato due versioni della vicenda: in un primo momento aveva detto di non essere stato presente quando la bimba era precipitata dal balcone. In un secondo racconto aveva invece confessato tra le lacrime di averla lasciata scivolare per errore dalle sue braccia mentre giocava a "vola vola".

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