Fase due, dal 4 maggio 700mila persone sui mezzi pubblici: le 10 regole per i passeggeri
Il 4 maggio partirà, nonostante molte restrizioni che resteranno in vigore, la fase due. E una delle preoccupazioni principali degli italiani è quella del trasporto pubblico. Proprio per questo motivo Inail e Istituto superiore di sanità hanno redatto un documento contenente le regole da rispettare a bordo dei mezzi pubblici, fornendo anche alcune stime numeriche su ciò che potrebbe avvenire a partire dal 4 maggio, con la graduale ripresa delle attività produttive. Proprio in quella data, infatti, ripartiranno le costruzioni, la manifattura e il commercio all’ingrosso. Tre settori che porteranno circa 700mila lavoratori a diventare nuovamente potenziali utenti di mezzi pubblici. Anche se, secondo l’Inail, questa cifra potrebbe essere ridotta del 20% per la tutela dei lavoratori vulnerabili, come quelli over 55 o con patologie.
Il report sottolinea criticità soprattutto per le grandi città e per le ore di punta. Non a caso la richiesta è proprio quella di evitare che si creino le classiche ore di punta, magari con orari differenziati per uffici e negozi, con turni più ampi del solito. Inoltre viene incoraggiato il ricorso ad alternative per la mobilità sostenibile.
Fase due, il pendolarismo e le ore di punta
Secondo i dati Istat del 2017, sono circa 30 milioni gli italiani che ogni giorni si spostano sui mezzi pubblici in Italia per studio e per lavoro. Un numero nettamente ridotto già prima delle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus. Ma la questione pendolarismo potrebbe tornare attuale con le riaperture. I picchi della mobilità nelle grandi città si registrano a partire dalle 7.20 di mattina per circa tre ore, e la sera dopo le 18, anche per più di tre ore. Il trasporto pubblico è considerato un’attività a rischio di aggregazione medio-alto, addirittura alto nel caso delle ore di punta nelle grandi città.
Le raccomandazioni di Inail e Iss per il trasporto pubblico
Nel documento si rivolgono una serie di raccomandazioni a tutte le aziende che si occupano del trasporto ferroviario e locale. Si chiede di igienizzare frequentemente stazioni e mezzi, su cui dovrebbero sempre esserci dispenser per i gel. Le prenotazioni dei posti, su treni e metro, dovrebbe avvenire in via elettronica, gestendo magari gli accessi alle stazioni con una netta separazione tra entrata e uscita. Ancora, nelle stazioni si invita ad effettuare un controllo della febbre sui passeggeri, così come si incentiva a gestire i flussi sulle scale mobili e sui binari sia per i treni che per le metropolitane. Salita e discesa separata anche per i bus, distanziando i posti a sedere disponibili, magari mettendo dei marker (su treni, bus, tram e metro) sui sedili non occupabili.
Le 10 regole a cui i passeggeri devono attenersi
Il documento redatto da Inail e Is si conclude con 10 regole che i passeggeri dei mezzi di trasporto pubblico dovrebbero rispettare. Eccole:
1. Non usare il trasporto pubblico se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).
2. Utilizza i mezzi di trasporto pubblico collettivo nei casi necessari, ad esempio per recarti al lavoro.
3. Prediligi forme alternative di spostamento ove possibile, come camminare o andare in bicicletta.
4. Acquista, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, online o tramite app.
5. Durante tutta la tua esperienza di viaggio igienizza frequentemente le mani, anche utilizzando gli appositi dispenser ed evita di toccarti il viso.
6. Segui la segnaletica e i percorsi indicati all’interno delle stazioni o alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone.
7. Utilizza correttamente le porte dei mezzi indicate per la salita e la discesa, ri spettando sempre la distanza di sicurezza.
8. Siediti solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti.
9. Evita di avvicinarti o di chiedere informazioni al conducente.
10. È necessario indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.