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“Fa cose strane”, bimba di 6 anni racconta le violenze sessuali: arrestato 23enne padre delle amichette

I fatti si sarebbero consumati in casa dell’uomo dove la piccola si recava abitualmente per giocare con i figlioletti del 23enne. Gi accertamenti hanno rinvenuto tracce di DNA dell’indagato sui vestiti della bambina.
A cura di Antonio Palma
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Un giovane di 23 anni residente in provincia di Pisa è stato arrestato con la gravissima accusa di violenza sessuale su una bambina di appena 6 anni, sua conoscente, dopo le terribili rivelazioni della piccola alla madre. I fatti si sarebbero consumati in casa dell'uomo dove la piccola si recava abitualmente per giocare con i figlioletti del 23enne.

L'inchiesta è partita alcune settimane fa quando la piccola di ritorno dalla casa dell'uomo ha raccontato alla madre, in modo confuso ma preoccupante, alcuni comportamenti "strani" subiti per mano dal 23enne. La donna ha affrontato il 23enne senza avere risposte e poi si è rivolta all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze per sottoporre la bambina a una visita immediata. Qui è stato immediatamente attivato il protocollo rosa dedicata ai minori vittime di violenza e ala piccola è stato fornito supporto psicologico.

Mentre venivano eseguiti gli accertamenti clinici necessari, i sanitari hanno immediatamente informato anche le autorità di polizia facendo scattare quindi le indagini della Polizia di Stato, affidate alla Squadra Mobile di Firenze che ha lavorato in stretta collaborazione con la Sezione specializzata della Squadra Mobile di Pisa.

La piccola quindi è stata ascoltata in audizione protetta da un esperto nella tutela dei minori, affiancato da psicologi infantili, e ha confermato i terribili racconti delle violenze subite. Allo stesso tempo gli accertamenti genetica forense disposti dalla Procura hanno rinvenuto tracce di DNA dell'indagato sui vestiti della bambina.

Una serie di elementi e indizi gravi a carico dell'uomo che hanno spinto la Procura della Repubblica di Pisa a richiedere la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere per il 23enne. Una richiesta accolta anche dal Gip che ha giudicato il quadro probatorio grave e coerente. L'ordinanza è stata eseguita nei giorni scorsi dalla stessa polizia che prosegue ora le indagini per definire nel dettaglio la terribile vicenda.

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