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Expo: sequestrato a Luigi Grillo un biglietto contenente nomi di giornalisti

Tra i nomi quelli di Bruno Vespa, Giorgio Mulè e Aldo Cazzullo. Secondo gli inquirenti andavano “sensibilizzati” sulla condizione carceraria di Grillo.
A cura di Davide Falcioni
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Luigi Grillo è uno dei sette arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta "cupola degli appalti" e stamattina, prima dell'incontro in carcere con i suoi familiari, ha subito il sequestro di un biglietto contenente i nomi di alcuni giornalisti. Nel foglietto, preso in consegna dalla polizia penitenziaria del carcere milanese di Opera e consegnato ai pm titolari dell'inchiesta, sono scritti, tra gli altri, i nomi di Bruno Vespa, Giorgio Mulè, Aldo Cazzullo, e dell'amico Vito Bonsignore.Gli inquirenti ritengono che possa trattarsi di un "invito" ai familiari, affinché contattassero i giornalisti e li sensibilizzassero sulla sua condizione di detenuto e sul suo ruolo nell'indagine che vede al centro, oltre all'Expo, alcuni appalti riguardanti la sanità lombarda. In attesa della decisione del Tribunale del Riesame, le difese dell'imprenditore Enrico Maltauro e dell'ex manager di Expo Angelo Paris hanno presentato al gip Fabio Antezza un'istanza di scarcerazione, mentre Sergio Cattozzo (tra gli arrestati) potrebbe essere riascoltato dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio la prossima settimana.

Expo 2015: istanza di scarcerazione per Maltauro

Nel frattempo è stato reso noto dall'impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro che non ci sarà nessuna risuluzione dei contratti sull'Expo 2015. Il titolare Enrico Maltauro è in stato di arresto accusato di aver elargito tangenti per aggiudicarsi alcuni importanti lavori dell’esposizione internazionale. I suoi avvocati oggi hanno presentato un'istanza al gip di Milano Fabio Antezza per chiederne la scarcerazione. L'imprenditore vicentino è stato arrestato quasi un mese fa. Nell'istanza di scarcerazione depositatastamattina , da quantoè stato reso noto, viene sottolineato l'atteggiamento collaborativo dell'imprenditore che, assistito dai legali Giovanni Maria Dedola e Paolo Grasso, prima davanti al gip e poi per due volte davanti ai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio ha ricostruito, fornendo "ampi chiarimenti", il sistema delle presunte tangenti per assegnare gli appalti.Nello specifico Maltauro ha confessato che – per lavorare nell'Expo – aveva dovuto pagare, spiegando anch che da parte degli organizzatori della "presunta cupola degli appalti" arrivavano "continue richieste di soldi" e c'erano "continue trattative".

Expo 2015, gli avvocati dell'ex manager: "Ha collaborato, venga scarcerato"

Molto simile la richiesta fatta, sempre stamattina, dai difensori di Angelo Paris, ex manager Expo arrestato quasi un mese fa. Gli avvocati hanno depositato un'istanza di scarcerazione sottolineando l'atteggiamento collaborativo dell'imputato, che ha fornito chiarimenti utili alle indagini e ammesso di aver turbato le gare d'appalto e di essersi lasciato coinvolgere, sbagliando, nel "sistema" della presunta "cupola", ma senza prendere un soldo e solo per promesse di avanzamenti di carriera.

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