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Estratto dopo 2 giorni lo speleologo rimasto intrappolato in una grotta in Sardegna

L’uomo era rimasto intrappolato due giorni fa a causa di una frana.
A cura di D. F.
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Erano le 5 di stamattina quando Salvatore Manca, lo speleologo di Nuoro di 49 anni rimasto bloccato in una grotta ai piedi del Montalbo, in territorio di Siniscola, per 48 ore, è riuscito a uscire e a vedere finalmente la luce del sole. L'uomo era stato colpito da una frana ed aveva riportato fratture a un braccio e a una gamba. Dalla giornata di ieri erano cominciate le operazioni di soccorso che fin da subito si sono dimostrate molto difficoltose. Dopo aver adagiato Manca su una barella è stato necessario superare tre strettoie nella roccia facendo esplodere delle piccole cariche di dinamite. I soccorritori hanno anche dovuto superare un tratto sotto l'acqua, durante il quale Manca ha avuto necessità di utilizzare le bombole per l'ossigeno. Come se non bastasse è stata allestita una carrucola per oltrepassare lago sotterraneo. Solo al termine di una lunga serie di peripezie lo speleologo è stato estratto e subito visitato da una equipe medica, quindi trasportato in ospedale.

Le condizioni di Manca, fatte salve le fratture, sono buone. Durante i due giorni nella grotta è stato costantemente assistito dal personale sanitario del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas). "Era su di morale rideva e scherzava forse per sdrammatizzare la situazione" ha raccontato uno dei soccorritori. Alle operazioni di recupero hanno partecipato 50 uomini tra Cnsas, Vigili del fuoco e carabinieri di Siniscola. Nel pomeriggio di ieri sono intervenuti anche dei disostruttori dal nord Italia per allargare un budello strettissimo in cui far passare la barella.

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