Estraevano esplosivo dalle bombe della guerra mondiale per rivenderlo

Si erano specializzati nell'estrarre esplosivo dagli ordigni inesplosi delle guerre mondiali e ne avevano raccolto un ingente quantitativo forse per poterlo rivendere a bande criminali del posto. Per questo due uomini, incensurati e insospettabili, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco, in provincia di Padova, con l'accusa di detenzione illegale di esplosivi, ordigni bellici e munizionamento. Nell'ambito della stessa operazione sono state denunciate inoltre tre persone per concorso in detenzione di esplosivo. L'inchiesta a loro carico è partita a seguito del ritrovamento di alcune munizioni d’artiglieria tipiche della prima guerra mondiale e di ulteriori 19 munizioni di vario calibro che erano nella disponibilità di uno degli arrestati. I successivi accertamenti e le perquisizioni nelle abitazioni dei vari indagati ha fatto emergere l'esistenza di un vero e proprio gruppo dedito al ritrovamento di ordigni delle guerre mondiali e all'estrazione di esplosivo da questi.
L'inchiesta sugli esplosivi
Nel retro dell’abitazione di uno degli arrestati i militari hanno trovato oltre 11 chilogrammi di materiale esplodente già estratto, proiettili da cannone di grosso calibro, granate e cartucce di vario genere. Gli accertamenti hanno scoperto inoltre il coinvolgimento di un lavoratore di una ditta che si occupa proprio delle operazioni di individuazione, prelevamento e recupero di ordigni da guerra. L'inchiesta prosegue per cercare di capire a chi fosse destato un simile quantitativo di esplosivo. Non si esclude infatti che le sostanze ritrovate fossero destinate a bande criminali impegnate in assalti a sportelli bancomat o a furgoni portavalori.