Ergastolo al carceriere del piccolo Di Matteo: in primo grado era stato assolto

In primo grado Angelo Longo, ritenuto capo della famiglia mafiosa di Cammarata (Ag), era stato condannato a dieci anni per l’accusa di mafia ma era stato assolto dall’accusa di sequestro aggravato dalla morte di Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore Santino. Il ragazzino fu rapito e dopo oltre 300 giorni di prigionia fu ucciso e sciolto nell’acido. Ora quel verdetto è stato ribaltato: la Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha condannato all’ergastolo Longo con l’accusa di essere stato uno dei carcerieri del piccolo Di Matteo. Quella a carico di Longo è una delle ultime tranche dell'inchiesta sul sequestro e l'omicidio del bambino che ha portato alle condanne di mandanti ed esecutori del delitto.
Le altre condanne e assoluzioni – La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha inoltre riformato parzialmente la sentenza nei confronti dei coimputati di Longo, accusati a vario titolo di mafia ed estorsione: sono stati condannati a 8 anni Vitale Collura, Mariano Gentile, Vincenzo Cavetto e Giovanni Scozzaro. Sette anni invece per Giuseppe Di Piazza e 16 a Vincenzo Di Piazza. È stata inoltre confermata l'assoluzione di Salvatore Giambrone ed è stato assolto Salvatore Costanza che in primo grado aveva avuto 10 anni.